Il caso di Laura Salafia, un esempio per tutti

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Torna finalmente a Catania la studentessa che nel luglio 2010 rimase paralizzata a causa di una sparatoria avvenuta davanti all’università. Un proiettile vagante la colpì procurandole il fardello di una triste immobilità.

Intervistata da Telecolor, stamattina, prima della sua partenza da Motecatone (Imola), sede del centro di riabilitazione dove è stata curata per 16 mesi, Laura ha commentato “Finalmente torno a casa, un’attesa che non avrei sperato in così poco tempo. Non me lo sarei mai aspettato“. La ragazza è stata riportata in Sicilia grazie a un aereo attrezzato per il trasporto medico messo a disposizione dalla Regione e ora trasferita in un’unita’ specializzata dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

Animata da una forte carica emotiva, Laura ha dichiarato “Il mio caso  deve essere da esempio perche’ non c’e’ solo Laura, ce ne sono tanti altri che devono ricevere quello che ho ricevuto io, anche solo dal punto di vista affettivo perché  l’affetto, la solidarietà fa crescere e da’ tanta forza“. Il suo ritorno a Catania, nelle sue parole, è il regalo più bello che potesse ricevere per Natale.

Ho trovato Laura serena, felice, sorridente, perché realizzava un sogno pur dopo questa vicenda tristissima, drammatica del ferimento che la costringe immobile su un letto. Lei ha espresso questo desiderio che noi siamo riusciti a cogliere, che e’ stato niente rispetto a quello che questa persona meritava“. Queste le parole del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha accolto Laura in aeroporto a Catania.

E ha aggiunto “Laura mi ha detto che qui si sentirà  a casa sua, passando da un ospedale all’altro. Saranno gli amici, i concittadini e i suoi anziani genitori, dopo un anno di degenza a Imola, a raggiungerla, a starle vicino in qualsiasi momento vorranno. Siamo rimasti d’accordo che prima di Natale faremo una festicciola con lei e Laura sarà molto contenta“.

Riguardo alle cure mediche che la giovane riceverà al Cannizzaro di Catania il presidente ha dichiarato che “Sarà assistita con la competenza, la passione, l’impegno straordinario che i nostri medici e paramedici potranno assicurarle. All’aeroporto sono venuti dei medici a prelevarla che conosciamo per la loro bravura, li conosciamo perché  il Cannizzaro e’ un ospedale della nostra città. Sarà assistita con grandissima competenza, con la stessa competenza che i medici di Imola le hanno dato e che io mi sento di ringraziare perché, mi dicono sono stati molto bravi e straordinari. Adesso sarà circondata dallo stesso affetto“.

E ai microfoni di Telecolor anche Mario Centorrino, assessore regionale all’Istruzione, ha rilasciato alcune  dichiarazioni: ”Se fosse per me farei Laura testimonial della Sicilia. Laura e’ stata una persona vittima di una violenza cieca che non ha spiegazioni e malgrado questo vuole tornare in Sicilia, vuole tornare a studiare e fare esami, vuole tornare a Catania’‘.

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