Tornado caduti: uno dei due navigatori era originario di Palermo

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10245543_10203640578365058_4568189306484819343_nEra di Palermo il capitano navigatore Giuseppe Palminteri, che si trovava a bordo di uno dei due Tornado schiantatisi ieri nelle Marche, ad alcune decine di chilometri da Ascoli Piceno. Gli altri dispersi, oltre il 36enne siciliano, sono il capitano pilota Alessandro Dotto, 31 anni di Ivrea, il cui navigatore era proprio Palminteri, il capitano pilota Mariangela Valentini, 32 anni di Borgomanero in provincia di Novara, e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese, 35 anni di Benevento.

Proprio del capitano Palminteri è stato ritrovato il tesserino di riconoscimento con foto, mentre la notizia della presenza di un paracadute arancione è stata smentita. Si trattava infatti dei resti di un salvagente. È notizia di questi minuti inoltre che un corpo carbonizzato, ancora non identificato, è stato ritrovato all’interno dei resti di una fusoliera. Secondo fonti dei Carabinieri, è altamente improbabile che qualcuno dei quattro militari sia sopravvissuto allo schianto.

Un navigatore di grande esperienza Giuseppe Palminteri, il capitano di Palermo così come gli altri membri dei due equipaggi. Secondo quanto affermato dall’Aeronautica Militare infatti, i quattro erano tutti piloti e navigatori molto esperti. Il siciliano, nato a Palermo ma cresciuto a Napoli, dove ha frequentato scuola e università, è componente del 6° Stormo “Diavoli Rossi” di stanza a Ghedi, nei pressi di Brescia. Proprio da questa base sono decollati i due aeroplani.

Sulla pagina Facebook del 6° Stormo iniziano ad arrivare messaggi di cordoglio e di flebile speranza di ritrovare qualcuno dei componenti dell’equipaggio ancora vivo. Una speranza però smorzata dalle parole dei soccorritori e degli esperti. Nessun paracadute è stato visto aprirsi ed è improbabile che qualcuno dei quattro sia riuscito a sopravvivere. Oltre al tesserino di riconoscimento di Palminteri, e al corpo non ancora identificato, sono stati ritrovati un casco e sarebbe stato individuato un secondo corpo, appartenente molto probabilmente al capitano pilota Mariangela Valentini.

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