Slow Medicine, all’Ospedale Papardo di Messina la presentazione delle pratiche a rischio inappropriatezza in radiologia

/
StrettoWeb

Coinvolti i Policlinici Universitari di Messina, Catania e Palermo

ospedale-papardo-messinaCure appropriate e di buona qualità ed un’adeguata comunicazione fra le persone riducono i costi dell’organizzazione sanitaria, gli sprechi, promuovono l’appropriatezza d’uso delle risorse disponibili, la sostenibilità e l’equità dei sistemi sanitari e migliorano la qualità della vita dei cittadini nei diversi momenti della loro vita. Questi i propositi di Slow Medicine e del progetto “Fare di più non significa fare meglio” che vede l’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina capofila in Sicilia.  E con questi obiettivi sono state presente presso l’auditorium del Papardo le proposte di pratiche a rischio inappropriatezza in radiologia in Sicilia.

L’importante appuntamento è stato patrocinato da Slow Medicine e dall’Ordine dei Medici di Messina e realizzato in collaborazione con la SIRM (Società Italiana di Radiologia medica). Sono stati inoltre coinvolti i Policlinici Universitari di Messina, Catania e Palermo. L’evento segue altri momenti formativi in cui sono già state individuate dalle varie società scientifiche, e poi condivise, le pratiche a rischio inappropriatezza in Reumatologia, Cardiologia, Odontoiatria, Medicina di Laboratorio ed Endocrinologia.

Dopo i saluti dei vertici dell’Ospedale, il Direttore Generale Michele Vullo il quale ha sottolineato che questo progetto regionale sta già lasciando tracce concrete, e di Paolina Reitano Direttore Sanitario che ha evidenziato gli importanti risultati raggiunti,  ad illustrare i dettagli è stato il responsabile del governo clinico Giacomo Nicocia, coordinatore scientifico del progetto di cui fanno parte anche Francesco Zaffino, Veronica Franchina e Massimo Calabrò.

A seguire l’intervento del presidente dell’Ordine dei Medici di Messina Giacomo Caudo il quale ha relazionato sul ruolo dei Medici di Medicina Generale nell’implementazione del progetto di Slow Medicine. Si è poi passati alla presentazione delle proposte delle pratiche a rischio inappropriatezza in radiologia: Giambattista Privitera, dirigente medico dell’UOC di Radiodiagnostica presso il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania ha discusso sull’appropriatezza della risonanza magnetica della spalla; Giuseppe Lo Re, dirigente medico dell’UO di  Radiologia presso UOC Policlinico Giaccone Palermo, ha sottolineato il superamento della pratica del clisma a doppio contrasto e l’utilizzo, in determinati casi, della colonscopia virtuale. Salvatore Lamberto, dirigente medico UO di Radiologia del Papardo di Messina ha discusso di rx al torace nella valutazione preoperatoria. Ha concluso i lavori con la relazione sui danni somatici e genetici provocati dalle radiazioni Ignazio Salamone, ricercatore presso l’UOC di radiologia oncologica del Policlinico di Messina. Importante il contributo dei moderatori dell’evento, Giampiero Mastroeni, direttore dell’UO di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina e Placido Romeo, direttore dell’UOC di Radiodiagnostica presso l’Ospedale di Taormina.

Condividi