Per l’On. Beppe Picciolo sulla sanità siciliana non esistono più alibi e giustificazioni
Per l’On. Beppe Picciolo sulla sanità siciliana non esistono più alibi e giustificazioni. Ecco quindi le sue dure dichiarazioni: “E’ terminata una settimana importante per la sanità siciliana. Sono state messe in moto tutte quelle procedure che consentiranno alla nostra regione di entrare di diritto nel “terzo millennio della salute”. Certamente per gli avventurieri, per i rappresentanti della vecchia politica e per i tromboni che ancora suonano gli spartiti del secolo scorso tutto questo è inconcepibile. Per loro è un cambiamento epocale impossibile da concepire: niente più privilegi, niente riserve indiane da tutelare solo il cittadino con i suoi sacrosanti diritti al quale offrire una sanità efficiente e soprattutto di qualità” dichiara. “Ribadisco, quindi, l’importanza di aver portato avanti assieme all’assessore Gucciardi ed al presidente Digiacomo (ed a pochi altri…) l’approvazione di una rete ospedaliera di grande qualità e di sostanza, che certamente non è ancora perfetta, anzi… , ma che insieme agli attori principali stiamo cercando di modellare e migliorare rispondendo, per quanto è possibile con le risorse a disposizione, alle reali esigenze dei territori correggendo gli errori programmatici e cercando faticosamente, molto faticosamente, di far sedere tutti gli attori principali attorno – continua – ad un tavolo tecnico comune per fare sintesi. E non ci dovranno essere né vincitori né vinti. Bisognerà evitare esuberi e penalizzazioni di strutture efficienti e produttive, avendo però sempre coscienza del punto di partenza iniziale: 200 milioni di euro di mobilità passiva verso il centro nord (i famosi viaggi della speranza)”. “Non credo che i siciliani ed i nostri concittadini fossero particolarmente orgogliosi del Sistema Sanitario Regionale, se anche per banali interventi di ortopedia o ernia dovevano fare la valigia? Quindi se in una struttura ci sono, numeri alla mano, dei reparti improduttivi e non attrattivi, se Balduzzi li chiuderà in futuro nessuno si strapperà le vesti! Né i cittadini utenti, né la politica, né i sindacati. Se vogliamo cambiare e salvare il sistema abbiamo il dovere di affondare il bisturi separando le parti sane da quelle malate . Nessuno verrà mai messo alla porta ma solo invitato a fare il proprio dovere ed a documentare il proprio operato con i dati clinici e di produttività” prosegue.
“Lasciamo dunque le difese del singolo primario o del capo infermiere alla politica del ‘900 e pensiamo con la responsabilità e la diligenza del buon padre di famiglia al meglio che possiamo offrire alle nostre comunità. Questo è quanto abbiamo cercato di fare approvando un testo che, con le correzioni minime, richieste quasi alla unanimità ed accordabili dal Governo, ci consente di stare al passo con i tempi; di tutto il resto (dalle assemblee multicolori, ai discorsi da bar portati avanti da coloro che hanno politicamente lucrato sulle larghe tasche di Pantalone) non vogliamo occuparcene ed orgogliosamente affermiamo che saranno i cittadini a scegliere e valutare il nostro operato. Le elezioni sono – continua – ormai alle porte e gli impostori saranno messi alla prova! Non basta alzarsi la mattina, dopo anni di complice silenzio, ed inventarsi un nemico od un tema fasullo per avere uno spazietto sull’ Eco di Paperopoli e potersi ricostruire una verginità politica! La gente ci giudica e ci giudicherà per i fatti, non per le chiacchiere o per le analisi dietrologiche”. “Ed il giudizio arriverà, a breve, inesorabilmente e sarà più forte di qualsiasi menzogna comunicativa. Un pensiero infine a coloro che avrebbero voluto bloccare tutto dicendo no a prescindere (la coperta di cui disponiamo sempre quella è…): avete fatto male i conti e di molto (vedi intervento del Presidente Pippo Digiacomo nella riunione della Commissione Sanità del martedì 20 giugno u.s.) perché approvare la Rete oggi
“Sono di fatto trascorsi tre mesi dalla approvazione della Rete e soltanto da una settimana i manager sono in grado di definire le nuove dotazioni organiche… provvisorie. Il che significa che ritardando l’app