Sicilia in fiamme: roghi a Messina, Palermo e Trapani, devastato il bosco della Moarda ad Altofonte [FOTO]

  • Incendio sicilia messina 29 agosto 2020 (5)
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StrettoWeb

Nottata di incendi in tutta la Sicilia, da Messina a Trapani, complice anche il forte vento di queste ore. Evidente la matrice umana all’origine delle fiamme che hanno devastato il bosco della Moarda ad Altofonte

Nottata a dir poco intensa per i Vigili del fuoco impegnati su tutto il territorio siciliano ad estinguere una vasta serie di roghi, resi ancora più intensi dal forte vento che soffia in queste ore, che hanno reso necessaria l’evacuazione di centinaia di persone.

Sul fronte messinese, dalle 20 di ieri sera 6 squadre operative hanno lavorato per spegnere gli incendi di interfaccia, sterpaglie e macchia mediterranea, sviluppati nel territorio della zona tirrenica (con particolare riferimento ai comuni di Piraino, Rometta, Frazzanò, Milazzo e San Pier Niceto) e nella zona nord di Messina (San Saba e più precisamente in contrada Musarra dove sono state temporaneamente evacuate alcune abitazioni, rientrate nella stessa notte o nelle prime ore del mattino).

Sul fronte orientale invece, dalle 6 di questa mattina sono entrati in azione due Canadair e due elicotteri per spegnere il rogo che si è sviluppato ieri sera ad Altofonte, comune collinare alle porte di Palermo, dove si è reso necessario evacuare 400 dei circa diecimila abitanti, portati presso il campo sportivo Don Pino Puglisi dove sono stati allestiti presidi della Protezione Civile.

Già dalle prime ricostruzioni appare evidente che l’incendio sia stato appiccato volontariamente, essendo divampato contemporaneamente in almeno 5 punti diversi. Alimentate dal forte scirocco, le fiamme hanno rapidamente raggiunto la zona abitata dove hanno causato l’esplosione di alcune bombole di gas che hanno causato danni alle abitazioni, fortunatamente senza causare feriti. Successivamente il fuoco si è propagato in direzione del bosco della Moarda che ha subito invece danni gravissimi, nonostante l’impegno degli oltre 150 uomini tra Vigili del Fuoco e Forestali, coadiuvati da numerosi volontari. A coordinare le operazioni il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Agatino Carrolo.

Le proporzioni dell’incendio sono state tali che in alcune zone di Palermo, che dista pochi chilometri da Altofonte, strade, tetti e balconi sono coperti di cenere trasportata dal vento di Scirocco.

A completare il catastrofico quadro, altri due incendi sono ancora attivi nel Trapanese: nella località di Macari e nei pressi della Tonnara, al confine con la riserva naturale dello Zingaro, nel territorio di San Vito Lo Capo. In azione due Canadair e un elicottero, mentre alcune abitazioni sono state evacuate e un paio di case hanno subito danni in contrada Valanghe. A complicare la situazione, il forte vento da sud che soffia a 34 nodi. Ieri sera altri incendi, poi spenti, avevano interessato Valderice e le località di Castelluzzo, Macari Alta e Biro.

Le dichiarazioni dei testimoni del disastro di Altofonte

È stato un atto criminale – raccontano gli uomini della forestale e i vigili del fuoco intervenuti – per colpire il paese”.

Hanno assassinato un paese – ha commentato l’ex sindaco Enzo Di Girolamo, attuale consigliere comunale – con la distruzione del bosco della Moarda finisce Altofonte, ucciso da criminali e delinquenti“.

È stato un momento bruttissimo – racconta un giovane -. Abitiamo davanti alla montagna e abbiamo visto gente scappare e piangere. Siamo usciti subito perché’ ci è stato detto di evacuare e siamo andati al campo sportivo“.

Speriamo di tornare a casa – racconta una signora – sempre che esista ancora. È successo tutto in pochi minuti e siamo dovuti scappare. Qualcuno ha appiccato il fuoco intenzionalmente: non ci sono dubbi sulla natura dolosa dell’incendio“.

L’intervento del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci

È stata una notte difficile. Ho convocato il governo della Regione per una riunione urgente. I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione“.
Per tutta la notte – sottolinea il Governatore – oltre 150 uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile e del corpo forestale hanno lavorato e continuano a lavorare senza tregua. Tutta la mia gratitudine“.

Successivamente il Governatore torna sul tema migranti, a quanto pare, vista la necessità di discuterne anche in questo contesto, più caldo delle fiamme che hanno devastato vastissime aree del territorio siciliano: “Quasi in contemporanea, l’ennesimo sbarco di 450 uomini a Lampedusa, accompagnato dalla consueta indifferenza: nessuno al largo ha visto nulla! Avevamo chiesto a Roma di recuperare i mesi persi, senza nessuna programmazione. Avevamo chiesto un ponte aereo per dare un segnale forte, di presidiare il Canale di Silia per impedire a questi squallidi mercanti di morte di continuare indisturbati. Mi rivolgo direttamente al presidente Conte. Lampedusa non ce la fa più. La Sicilia non può continuare a pagare l’indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma. E ieri abbiamo anche sentito qualche irresponsabile pronunciare frasi incomprensibili come ‘non esiste l’emergenza’. C’è una emergenza umanitaria e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti. E non basta impugnare una ordinanza per negare la realtà. È tempo di decisioni forti. Presidente Conte, convochi il Consiglio dei ministri per affrontare l’emergenza di questi mesi, divenuta insopportabile in queste ore. Lo chiedo da presidente di una Regione che, come prevede lo Statuto, ha diritto di partecipare al Consiglio quando si affrontano decisioni che riguardano la mia Isola. Lo chiedo con rispetto, ma con fermezza. Non costringete i lampedusani a scioperi e serrate. È un luogo meraviglioso, quello: non merita questo trattamento!

I deputati PD all’Ars Lupo, Cracolici e Gucciardi: “Distrutti alcuni dei polmoni verdi più importanti della Sicilia, Governo dichiari stato di calamità”

Rabbia e indignazione per gli incendi dolosi che questa notte hanno distrutto i boschi di Moarda ad Altofonte e di Macari nel trapanese, costringendo circa quattrocento cittadini di Altofonte ad abbandonare le proprie abitazioni. Siamo quasi certamente di fronte a gravi atti criminali che hanno distrutto alcuni dei polmoni verdi più importanti della Sicilia. Chiediamo al governo regionale di dichiarare lo stato di calamità e di intervenire con ogni mezzo utile per fronteggiare l’emergenza che ha danneggiato la comunità di Altofonte, così come di adottare analoghi provvedimenti per altre zone messe in ginocchio dalle fiamme in questa terribile coda d’estate”.

La situazione è davvero preoccupante – ha detto Cracolici – la Sicilia viene devastata, migliaia di ettari vanno in fumo e le conseguenze si avranno anche sulla tenuta del territorio, aumentano i pericoli di effetti franosi”.

Allo scempio ambientale – dice Gucciardi – si sommano le conseguenze sull’equilibrio climatico in zone di assoluto valore anche dal punto di vista turistico”.

Il gruppo parlamentare del PD chiederà al governo Musumeci – conclude il capogruppo del PD all’Ars Lupo – di presentare in Aula un bilancio dei danni provocati dagli incendi questa estate, anche per verificare la regolarità dei lavori di manutenzione svolti e l’adeguatezza delle misure antincendio adottate. Presenteremo una proposta per migliorare l’organizzazione del lavoro, valorizzando l’attività dei lavoratori impegnati a prevenire e contrastare gli incendi. Un ricordo particolare va anche in questa occasione al lavoratore forestale Paolo Todaro che quest’anno ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere”.

La dichiarazione dell’onorevole Mario Caputo (FI): “Immane tragedia, stato di emergenza a favore di tutti i comuni danneggiati”

Dopo gli incendi che hanno devastato centinaia di ettari di territorio e determinato pericoli per la sicurezza pubblica e per la stabilità dei suoli, quello di ieri, chiaramente doloso, che ha messo in ginocchio il Comune di Altofonte. Oltre a richiamare un più capillare controllo del territorio contro questa strategia criminale, la politica deve intervenire con decisione, adottando misure straordinarie a sostegno di Amministrazioni, privati e attività commerciali danneggiate dagli incendi. Oltre ad Altofonte penso anche a Monreale, che ha subito una sorte analoga negli scorsi giorni, così come ad altri comuni dell’Isola“. A dichiararlo è il deputato regionale di Forza Italia, on. Mario Caputo, che dopo avere espresso solidarietà al Sindaco di Altofonte ha predisposto un ordine del Giorno a firma di tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia per impegnare il Governo a dichiarare lo Stato di emergenza per i territori di Monreale, Altofonte e in favore di tutti i Comuni che hanno subito incendi di vaste dimensioni.

Bene ha fatto il Presidente Musumeci – conclude il Parlamentare – a convocare con urgenza il Governo regionale. Il Parlamento deve muoversi con altrettanta velocità e determinazione politica. Ho già concordato con il Presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia la predisposizione di un disegno di legge per prevedere stabilmente misure di sostegno economiche e di natura ambientale in favore di tutti i territori che hanno subito incendi. All’Assessore Gaetano Armato ho già chiesto di prevedere uno stanziamento di bilancio a copertura del disegno di legge. Soltanto con norme certe potremo dare garanzia agli Amministratori pubblici che in questo momento come il Sindaco di Altofonte si trova a gestire una immane tragedia“.

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