Salvini a Pontida, in migliaia per la tradizionale kermesse: “questa è l’Italia che vincerà” [FOTO]

  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Stefano Cavicchi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
  • Marco Alpozzi/LaPresse
/
StrettoWeb

Salvini a Pontida si scaglia contro il governo Pd-M5S: “pronti a sfidare i traditori chiusi nei palazzi”

E’ un Matteo Salvini soddisfatto dopo la tradizionale kermesse di Pontida dove la Lega ha dato una prova di forza con una partecipazione di militanti e simpatizzanti oltre le aspettative degli organizzatori. Sulle note di “Nessun dorma” della Turandot di Puccini arriva sul palco l’ex vicepremier per il comizio di chiusura del raduno: “questo è uno spettacolo incredibile, questa è l’Italia che vincerà – esordisce il leader della Lega – fatevelo voi l’applauso e vediamo se qualche telegiornale riuscità a nascondere questo popolo. L’odio e la paura non abitano a Pontida, non cambierei la mia vita con quella di un Renzi di un Conte o di un Di Maio qualunque, tenetevi la poltrona. Col sorriso si risponde agli insulti e pregando per loro nel giorno di Maria Addolorata”. “Non possono scappare all’infinito –prosegue- prima o poi si tornerà al voto. Il popolo italiano non è schiavo di nessuno, sfideremo i traditori chiusi nei palazzi. Apriamo le porte agli italiani di buona volontà che sono schifati dal tradimento di chi ha svenduto il Paese. Chiamerò i mille sindaci e i governatori per preparare l’Italia che verrà”. Sulla legge elettorale: “vogliamo una legge che dice chiaramente chi governa”, sul decreto sicurezza: “se toccheranno i decreti sicurezza non raccoglieremo 500mila firme per il referendum, raccoglieremo 5 milioni di firme per difendere i sacri confini del Paese, perchè i nostri non sono morti sul Piave per avere i confini aperti”. Salvini ne ha anche per l’ex alleato Luigi Di Maio che ha aperto al Pd sulle regionali in Umbria: “su di lui non cambio idea, è un amico anche se cambia fronte. Ma non condivido le sue scelte: mi spiace vedere che l’evoluzione dei 5 stelle si trasformi nel cappello in mano in Umbria per una poltrona”. Infine, fa salire sul palco Greta, una bambina di Bibbiano: “Mi pare che tra i bambini ci sia anche Greta. Greta è questa splendida ragazza coi capelli rossi che dopo un anno è stata restituita alla mamma. Mai più bambini rubati alle mamma e i papà”. Insulti per Gad Lerner e per un giornalista di “Repubblica”.

Condividi