Reggio, super boss della ‘Ndrangheta latitanti da 10 e 18 anni scoperti sottoterra: le FOTO del bunker

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I due latitanti vivevano in un bunker nel’entroterra di Maropati (RC)

arresto-crea-ferraro-4I due importanti latitanti della ‘ndrangheta arrestati questa mattina in provincia di Reggio Calabria, sono Giuseppe Ferraro, ricercato dal 1998, e Giuseppe Crea, latitante dal 2006.  I due vivevano in un bunker nel’entroterra di Maropati (RC). Il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho afferma “Giuseppe Ferraro è un latitante da oltre 18 anni della ‘ndrangheta: legato alla cosca Ferraro-Raccosta, è stato condannato all’ergastolo con sentenza definitiva per degli omicidi nell’ambito della faida di Oppido Mamertina degli anni ’90 e recentemente ha subito un’altra condanna sempre per omicidio. E’ un personaggio di grandissimo spessore criminale e altissima paricolosità. Giuseppe Crea invece faceva parte della cosca Crea, molto forte sull’aerea tirrenica, era latitante dal 2006. Sono soggetti che hanno constrollato, condizionato e intimidito la zona: l’omertà è stata in gran parte sostenuta dalla loro presenza“. All’interno c’era un vero arsenale: “Circa 20 armi fra pistole, fucili mitragliatori, fucili a pompa e numerose munizioni. Come se dovessero sostenere una guerra e questo conferma la pericolosità di queste persone”.
Giuseppe Crea, definito quale maggior boss operante nella Calabria tirrenica, figlio del boss Teodoro, attualmente detenuto in regime 41/bis, capo indiscusso dell`omonimo sodalizio mafioso, era ricercato dal gennaio 2006, per associazione mafiosa ed estorsione. Nel marzo scorso era stato condannato in primo grado a 22 anni di reclusione per associazione mafiosa.

Giuseppe Ferraro, coinvolto nella faida di Oppido Mamertina (RC) insorta negli anni 80 causando almeno 20 omicidi e diversi ferimenti tra le contrapposta famiglie mafiose Gugliotta-Bonarrigo e Polimeni-Mazzagatti-Rustico, è stato condannato nel 2009 all`ergatolo per associazione mafiosa ed omicidio doloso.
Le complesse e articolate indagini, condotte dalla Polizia di Stato e dal Servizio Centrale Operativo, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno permesso di individuare un covo interrato, localizzato in agro del Comune di Maropati (RC). Nel bunker sono state rinvenute anche 8 pistole, 3 armi lunghe e 1 kalashnikov.
Tutt`ora in corso nel covo dei latitanti, i rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica, mentre le indagini proseguono per individuare la fitta rete di favoreggiatori.

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