Reggio, incidente mortale sulla SS106. Crea e Pace: “le istituzioni prendano provvedimenti” [FOTO]

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Reggio, anche due giovani ferite nell’incidente mortale di stamattina sulla SS106

Sinistro (2)“Intorno alle ore 13,30 di oggi sabato 26 settembre 2015 si è registrato l’ennesimo tragico incidente alla rotatoria di Saline. Non si conoscono le dinamiche dell’incidente sembrerebbe che un’autovettura proveniente da Reggio in uscita dalla rotatoria di Saline abbia invaso la corsia opposta scontrandosi con altra autovettura che proveniente da Melito PS stava per immettersi nella rotatoria. Il sinistro ha registrato un morto e due feriti. A nulla è servita la tempestività delle ambulanze, Vigili del Fuoco, pattuglie dei Carabinieri e Polizia Stradale, del personale ANAS e altri Enti intervenuti. E’ chiaro comunque che nella quasi totalità degli incidenti che quotidianamente si registrano sulla Ss 106 gli eventi non sono una “fatalità”, bensì le conseguenze di comportamenti colposi, dovuti soprattutto all’inosservanza dei limiti di velocità. Le scriventi associazioni da sempre hanno e continuano ad invitare gli utenti della strada ad una maggiore responsabilità nella guida, non solo nel rispetto della propria vita ma anche di quella altrui. Ciò però non esime le Istituzioni competenti di espletare verifiche e adottare provvedimenti a tutela della circolazione stradale e dell’incolumità pubblica e privata” scrivono in una nota Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic Onlus e Gaetano Pace, presidente dell’associazione “Amici di Raffaele Caserta”. “Per tale motivo –proseguono– insistiamo nel richiedere al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti la rivisitazione dell’intero intervento eseguito nel tratto di SS 106 da Reggio a Melito, specialmente sulle rotatorie, intervento tra l’altro più volte richiesto dal Comitato Torrente Oliveto al Ministro pro tempore On. Maurizio Lupi. Vogliamo sottolineare la necessità di una maggiore collaborazione con l’ANAS da parte dei Sindaci dei Comuni il cui territorio è attraversato dalla Ss 106. Analizzando lo studio dell’Aci su dati Istat, da qualche tempo si è scoperto che la statale 106 ionica è la strada con l’indice di mortalità più alto d’Italia, infatti viene definita la strada della morte. Quindi è chiaro – aggiungono– che si è in presenza di una situazione straordinaria che va affrontata con misure straordinarie, ovvero rivisitando il Codice della Strada stabilendo pene più severe per l’inosservanza di norme su tutta la Ss 106. Anche a tal fine le scriventi associazioni interesseranno la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Interno e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tutti questi incidenti che si verificano nella quotidianità sulla Ss 106 portano a non dare più il giusto valore alla vita”, concludono.

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