Reggio, inaugurata la mostra dei “Visionari”: “mettiamo alle ruote delle sedie a rotelle dei raggi di luce” [FOTO]

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È stata inaugurata la mostra dei “Visionari”, una collettiva d’arte che mette insieme le idee ed il talento di 14 artisti. Il ricavato andrà all’Associazione Sclerosi Multipla di Reggio Calabria

i visionari (6)È stata da poco inaugurata, nell’Aula “Monteleone” di Palazzo Campanella, la mostra dei “Visionari”, la collettiva d’arte di disegno, fotografia, scultura e pittura, che mette insieme 14 persone, degli artisti differenti tra di loro che hanno deciso di essere, per l’appunto “visionari”.

“Ci siamo guardati negli occhi – per citare quanto da loro trasmesso – ci eravamo appena conosciuti e, senza bisogno di molte parole, ci siamo ritrovati, tutti insieme nelle nostre diversità e povertà, ad affrontare una ricchezza – oggi nostra – che vuole diventare ricchezza per ‘altri’, per chi oggi soffre l’assenza di visioni”.

Ed un grande spirito di solidarietà ha mosso il progetto della collettiva d’arte, formata dall’ideatore dell’iniziativa Giovanni Votano (Disegno); Piero Polimeni – Pino Laface e Alessandro Gallo (Fotografia); Nuccio Schepis – Antonio Vilasi e Giuseppe Morena (Scultura); Salvatore Russo – Eleonora Maria Barbaro – Marilù Caminiti – Alessandro Allegra – Emilia Labate – Giulia Salis e Basilio Mansueto (Pittura). A curare gli allestimenti e l’accoglienza dell’esposizione, Marilena Marcianò e Noemi Muraca.

Tutti insieme per aiutare i più deboli: non per niente, la mostra, patrocinata dalla Regione Calabria, dal Comune e dalla Provincia di Reggio, si è posta come scopo quello di porgere una mano di aiuto, attraverso l’arte,  ai malati di sclerosi multipla. Tramite l’associazione “Anassilaos”, infatti, alcune opere verranno donate in beneficenza all’Associazione Sclerosi Multipla di Reggio Calabria.

i visionari (10)Tra gli artisti a prendere la parola quest’oggi, il reggino Piero Polimeni, colui per il quale “la fotografia è solo bianco e nero, ed io amo scovare – trasmette su carta – la luce che il nero cerca di nascondere”.

“Ci siano trovati, non cercati, per dare vita a questa collettiva e offrire una mano d’aiuto – ha poi aggiunto Polimeni dinnanzi ai presenti all’inaugurazione della mostra di cui anche lui è artefice – È un’iniziativa che vuole mettere alle ruote delle sedie a rotelle dei raggi di luce. La mostra racconta il K????? e il ??????, il tempo cronologico e l’attimo che ogni artista sa cogliere. Noi ci sentiamo visionari, ricordando sempre che dietro un artista c’è una persona normale”. 

Ed un altro degli artisti coinvolti è Pino Laface, anch’egli reggino, di cui è stata esposta la storia nero su bianco: ha studiato regia, sceneggiatura e tecniche di riprese presso il “Laboratorio Cinema” di Roma. Americalabria, del 2003, è un ciclo di cortometraggi per la televisione, il suo primo lavoro dedicato agli emigrati italiani. Altro mediometraggio di Pino Laface, in cui racconta la vita quotidiana nella grande comunità calabrese di Toronto, è Ti vedranno a Cosenza, del 2005. Buonanotte Australia, invece, è il film documentario del 2012 girato tra Bivongi e le principali città australiane.

Gianni Votano, come suddetto ideatore dell’iniziativa, ha dedicato un suggestivo quadro ad un altro artista della collettiva, Nuccio Schepis, il noto restauratore dei Bronzi di Riace. Ma come loro, anche tutti gli altri “visionari” soprannominati con le proprie opere raffiguranti noti personaggi, paesaggi nostrani e non, ritratti astratti, sculture in legno, hanno donato colore all’Aula “Monteleone”, un “colore” che allieterà per 10 giorni chiunque voglia goderselo.

E non si può non concludere con una bellissima citazione della collettiva dei “Visionari”, che racchiude il senso di quello che si vuole trasmettere:

“Ha parlato un pittore che si divertiva a dipingere scene di caccia… si è Visto con tavolozze e pennelli mentre parlava con la selvaggina, vittima sacrificale per la tela, non per il cacciatore; ha descritto com’era lucido il pelo della volpe prima del piombo che l’ha arrossato, cosa provava proprio in quel momento quando i cani la rincorrevano… 

i visionari (25)Ha parlato in seguito un ritrattista vestito in smoking e pantaloncini corti che andava in giro per il mondo a disegnare i volti “strani”; poi ancora una scultrice r poi un restauratore, poi un fotografo che vedeva il mondo in bianco e nero e cercava la luce dentro il nero più buio, poi una pittrice con una tuta intera sporca di colori. 

Abbiamo tutti Visto anche che, dove sembrava mancasse l’uomo, c’era l’Uomo. Era una presenza forte, indisciplinata, disubbidiente ma Vera. C’era anche dove l’uomo non si vedeva chiaramente. Non sempre la presenza è tangibile.

Ma chi, ci siamo domandati, non può essere Visionario e rimanere solo sognatore suo malgrado? 

Ecco la vera e grande Visone: che tutti gli uomini possano essere liberi di essere Visionari…

Nasce così questo progetto, questa visione del mondo, questa visione di bello e di buono.

Ci siamo interrogati, non ci basta fare vetrina, far vedere agli altri di cosa siamo capaci, se lo siamo.

Ci interessa regalare un sorriso, regalare quella parte di visione che può sollevare, alleggerire una vita fatta di sogni fatti da sognatori delusi. Vogliamo Visioni e Visionari!”.

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