Reggio, in arrivo al Miramare una valigia di suoni: si apre domani il Play Music Festival

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play-music-festival-16-locandinaAlle ore 19 la performance artistica, poi l’ascolto dei grammofoni antichi e il concerto dei Periscope feat. Dario Deidda per il progetto che vuole raccontare identità e migrazioni I suoni dell’arte, dei grammofoni antichi, del jazz: è piena di sfumature la valigia di suoni che si aprirà domani, sabato 27, alle Officine Miramare per la quinta edizione del Play Music Festival. La manifestazione, organizzata dall’associazione Soledad sotto la direzione artistica di Alessio Laganà, si propone di raccontare, partendo dalla musica e dall’arte contemporanea, gli incroci tra persone e culture differenti che vivono nello stesso territorio: viaggio, identità, ricerca, ascolto per superare la diffidenza e i pregiudizi. Realizzato in collaborazione con numerose realtà attive nel mondo dell’arte, dell’accoglienza e dell’impegno sociale come A di Città Rosarno, Amnesty International Gruppo 292, Arci Comitato Territoriale Rc, Associazione Magnolia, Coordinamento Diocesano Rc, Fondazione Horcynus Orca, Gruppo Emergency Rc, Help Center Casa di Lena, Il Cerchio dell’Immagine, Techné Contemporary Art, Terrearse Lab e patrocinato dal Comune di Reggio Calabria, il progetto si declina in un programma lungo tre weekend, fino al 13 marzo, che comprende otto incontri, quattro performance artistiche e una mostra fotografica oltre che tre emozionanti concerti tra world music e jazz, all’insegna della contaminazione e dell’incrocio tra diverse prospettive. Si parte domani, sabato 27 febbraio, alle ore 19: la mostra allestita da Techné Contemporary Art sin dall’apertura delle Officine Miramare sarà rinnovata e interagirà con i temi del festival nella performance Pre-Posizioni, nata per riflettere sui movimenti e le espressioni di chi è in viaggio. A seguire, alle ore 20, nella Buvette delle Officine, spazio all’ascolto dei suoni e delle storie che raccontano i grammofoni antichi di Giuseppe Nicolò, appassionato di musica e restauro che condividerà aneddoti su 50 anni di storia musicale. Alle 21, nella Sala Grande delle Officine, una contaminazione speciale: i Periscope, gruppo jazz italiano che annovera tra i suoi componenti il sassofonista Orazio Maugeri e il trombettista Alessandro Presti, suoneranno con Dario Deidda, bassista tra i più apprezzati a livello internazionale, una reinterpretazione di temi di Bill Evans, Billy Strayhorn, Charles Mingus. Tutti gli eventi, esclusi i concerti, sono a ingresso libero. Il festival, che non riceve fondi pubblici, si sostiene grazie ai biglietti dei concerti e a piccoli contributi di aziende che hanno creduto nel progetto.

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