Reggio, il Play Music Festival 2016 è musica, arte e condivisione: “Una Valigia di suoni” [FOTO e VIDEO]

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Quest’oggi è stato presentato ufficialmente il Play Music Festival 2016: tre weekend all’insegna della musica, dell’arte e della contemporaneità, presso le Officine Miramare di Reggio Calabria

presentazione play music festival (7)Da sabato 27 febbraio a domenica 13 marzo, tre weekend ricchi di eventi, occasioni di incontro, di racconto e di condivisione: tutto facente parte del Play Music Festival di quest’anno, che si arricchisce  non solo di musica, ma anche di persone e culture diverse calate all’interno dell’arte contemporanea, approfondendo un tema di grande attualità, che tocca direttamente il nostro territorio: l’immigrazione.

Non per niente, il tema su cui ruota il Festival è “Una Valigia  di suoni”: concerti, incontri, mostre fotografiche e performance varie saranno ospitati nei locali del Grand Hotel Miramare di Reggio; il cantiere Officine Miramare, infatti, ha sposato il progetto, patrocinato dal Comune di Reggio Calabria.

presentazione play music festival (1)E a rappresentare l’amministrazione comunale stamane, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento, il vicesindaco Saverio Anghelone, il quale mostra la sua fierezza per essere parte di un progetto di così elevata portata, arricchito dall’apporto di artisti internazionali e dalla trattazione di temi, quali quello dell’immigrazione, visti sotto un’ottica diversa rispetto a quella usuale. Un’ottica, come spiega bene il direttore artistico del Play Music Festival, Alessio Laganà, che guarda ad una visione della musica tesa a scuotere gli animi, alla riflessione. La musica, per Laganà, non deve rimanere fine a sé stessa, ma deve essere un’arte che porti, “umilmente a parlare di qualcosa di importante che sta succedendo. La passione guida il nostro lavoro – aggiunge Alessio Laganàche cerchiamo di fare con professionalità. Viviamo in un tempo epocale, e sappiamo che tra cinquant’anni il mondo sarà completamente diverso. Il tema del Festival si rifà ad ogni persona che da questo territorio parte e porta con sè una valigia, vera o ideale, di suoni, di cultura del proprio territorio. E noi – chiosa il direttore artistico del Festival – ci vogliamo occupare di qualcosa che sa di integrazione, di ricchezza, sposando la tendenza delle Officine Miramare che ci ospitano, quella dell’arte contemporanea”.

La valigia, come si trasmette, è intesa come viaggio, incontro, ricerca, ascolto, apertura verso gli altri, superamento dei pregiudizi. Ogni persona e artista che ha preso parte a questo progetto complessivo, dunque, porta qualcosa di sé; il tutto grazie alla collaborazione di diverse associazioni: A di Città Rosarno, Amnesty International Gruppo 292, Arci Community Reggio Calabria, Associazione Magnolia, Coordinamento Diocesano Rc, Fondazione Horcynus Orca, Gruppo Emergency Rc, Help Center Casa di Lena, il Cerchio dell’Immagine, Technè Contemporary Art, Terrearse Lab.

“La città è ancora povera di posti accoglienti dove poter fare cultura”, queste le parole di Marisa Cagliostro, per Officine Miramare, che continua a dire: “Le procedure sono importanti, e su queste ci siamo sempre basati nella scelta degli eventi da sposare. Il jazz è una musica intellettuale, per tutti. La mostra contemporanea presente da mesi nella nostre sale, poi, si sposa benissimo con il Festival”.

presentazione play music festival (8)Un Festival, le cui perfomance d’arte sono curate da Angela Pellicanò, presente anche lei all’’incontro di stamane: “Quando siamo arrivati dentro le Officine Miramare – afferma – abbiamo dovuto chiedere aiuto, è l’abbiamo chiesto a chi ha esperienza. Ci siamo accorti che molti artisti, dalla prima mostra ‘Questa casa non è un albergo’, toccavano il tema dell’immigrazione. Noi ci confrontiamo con tutte queste realtà nell’ottica di un’esperienza di reciprocità”.

Ed è proprio la reciprocità e la sinergia tra Enti e associazioni ad aver portato alla realizzazione di questo “viaggio” attraverso la musica: sono nate, così, quattro performance artistiche, una mostra fotografica, otto incontri ed i tre emozionanti concerti.

Si inizierà, come suddetto, sabato 27 febbraio con le performance d’arte in collaborazione con Technè Contemporary Art, e si concluderà domenica 13 marzo con altre performance ed incontri. Nel mezzo, ulteriori particolari momenti fatti di Musica Popolar brasileira, racconti e approfondimenti sull’immigrazione, ruotanti sempre sul tema della valigia, una valigia di suoni che parlerà anche di un grande artista reggino che purtroppo fisicamente non c’è più, Mimmo Martino.

Un programma, infine, completo sotto ogni punta di vista, ricco di schede descrittive di ciascun evento, consultabile sul sito  www.playmusicfestival.it e sulla pagina Facebook Play Music Festival. A curare la comunicazione, Josephine Condemi. Una nota conclusiva: tutti gli incontri, esclusi i concerti saranno a ingresso libero, “sono prezzi popolari (10 e 15 euro) – vuole aggiungere Alessio Laganàma qualora qualcuno non si potesse permettere di comprare il biglietto per i concerti, si può tranquillamente rivolgere a noi”. 

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