Reggio Calabria, le bugie di Falcomatà sul nubifragio smentite dai dati meteo. Monta la rabbia di cittadini e commercianti: “ci avevano assicurato di aver fatto la manutenzione, invece…” [FOTO e VIDEO INTERVISTA]

  • piazzale Stadio Sud
    Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Reggio Calabria, nel day-after del nubifragio lo sfogo dei cittadini e dei commercianti: monta la rabbia di una città che si allaga per una normale pioggia autunnale

Persino sul maltempo il Sindaco Falcomatà si è messo a dare i numeri. In un post sulla propria pagina facebook ha scritto “60 litri d’acqua per metro quadro in 5 ore! 60 litri d’acqua per metro quadro in 5 ore avete idea di quanti siano?“. Sono un evento meteorologico normale per la città dello Stretto in pieno autunno, nel periodo più piovoso dell’anno. E in ogni caso, non sono reali. Perchè ieri a Reggio Calabria (dato ufficiale della stazione meteo della rete Arpacal, in centro città) di litri d’acqua per metro quadro (misurati in meteorologia come “millimetri di pioggia”) ne sono caduti 56 in 24 ore, e più precisamente 44mm nelle 5 ore del nubifragio che all’alba ha risvegliato la città con varie zone allagate. Quindi i dati meteorologici ufficiali certificano, innanzitutto, che non sono caduti 60 litri d’acqua per metro quadro in 5 ore, come erroneamente scritto dal Sindaco, ma 44. E c’è una bella differenza, se pensiamo che a Genova ne sono caduti 500, a Savona 400, a Torino 150 a Sorrento 120. Persino in Calabria, ieri ne sono caduti 130 a Santa Cristina d’Aspromonte, stamattina 80mm a Lamezia Terme. In nessun posto s’è verificato quello che è successo a Reggio Calabria, che pure negli anni è stata colpita da fenomeni meteo ben più gravi senza conseguenze così drammatiche. Il 3 Settembre 2010, quindi neanche troppo tempo fa, in poco più di un’ora, in serata, a Reggio Calabria caddero 130mm di pioggia. Il triplo di ieri, ma in meno di un quinto del tempo. Ci furono vari disagi in città, in quel caso comprensibili a fronte di un evento davvero eccezionale, ma in ogni caso inferiori rispetto a quelli che si sono verificati ieri.

Cos’è successo in questi anni? Perchè Reggio Calabria non riesce più a sopportare neanche una normale pioggia autunnale?

Certamente il problema più grave di ieri è stato provocato dalla spazzatura del porta a porta che in alcune zone della città non viene raccolta da settimane. E “guarda caso” proprio nelle zone in cui i disservizi del porta a porta sono più pesanti, si sono verificati gli allagamenti peggiori: la spazzatura ha otturato i tombini e l’acqua non è defluita, alzandosi e sommergendo tutto. Ci sono infatti zone della città in cui ieri non è successo nulla di grave, altre in cui l’acqua ha raggiunto il metro di altezza. A parità di evento meteorologico.

Nel suo post su facebook, Falcomatà fa riferimento alla spazzatura, pur insistendo con l’immancabile riferimento ai lordazzi: “A questo bisogna aggiungere gli ulteriori problemi creati dalla spazzatura, soprattutto quella abbandonata dagli incivili e quella non raccolta del porta a porta, ancora presente sulle strade cittadine e che, per via dei problemi che voi conoscete, non è stata ancora recuperata“.

Il Sindaco aggiunge: “Stiamo mettendo in campo tutti i mezzi per risolvere una situazione che purtroppo sta attanagliando anche altre parti d’Italia“. Già, ma in Piemonte, Liguria, Veneto e nelle altre zone più colpite dal maltempo si sono verificati eventi davvero eccezionali, con picchi di 500mm di pioggia in due giorni a Genova, dieci volte quella caduta ieri a Reggio. Come si possono paragonare i fenomeni meteo estremi che stanno colpendo il Nord, alle inefficienze della manutenzione comunale di Reggio? Una pioggia come quella di ieri a Reggio, passerebbe inosservata in qualsiasi altra città d’Italia.

Proprio per questo motivo oggi serpeggia una forte e comprensibile rabbia tra i cittadini e i commercianti delle zone più colpite. Anche perchè persino dall’opposizione, il senatore di Forza Italia Marco Siclari anzichè evidenziare le inefficienze comunali ha delirato su fantomatiche richieste di “stato d’emergenza“, rispetto a una realtà in cui non s’è verificato alcun evento emergenziale bensì l’unica emergenza è l’inadeguatezza della classe politica locale che da anni trascura la prevenzione idrogeologica e poi tenta di individuare negli “eventi meteorologici” un alibi alle proprie mancanze. Non solo il Sindaco e l’Amministrazione, quindi, una classe politica completamente incapace di avere la bussola della situazione e di lavorare per ciò di cui Reggio Calabria oggi ha disperatamente bisogno: un briciolo di normalità. Dalle strade alla raccolta dei rifiuti, dalla manutenzione del verde e dei tombini. Basterebbero le basi che facevano funzionare le città 60 anni fa per recuperare un minimo di decoro, ordine e funzionalità, garantendo sicurezza e serenità ai cittadini.

Ai microfoni di StrettoWeb la titolare di “Mondo Cane”, Maria Stella Spinola, ha espresso proprio la sua rabbia nei confronti degli amministratori comunali: “quando sentiamo che hanno fatto la manutenzione regolarmente e purtroppo sarebbe solo un evento atmosferico, ci arrabbiamo perchè non è così. Dal Comune ci avevano assicurato che dopo alcuni lavori che avevano effettuato un mese fa, non avremmo più avuto questo problema con l’allagamento del piazzale. E invece eccoci qua, di nuovo costretti a pagare di tasca nostra i danni subiti“. Il VIDEO:

Reggio Calabria, Piazzale Stadio allagato: intervista a Maria Stella Spinola Titolare del negozio Mondo Cane [VIDEO]

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