Reggio Calabria, lettera di un lettore a StrettoWeb sul “non funzionamento” della differenziata [FOTO]

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StrettoWeb

Differenziata (2)Di seguito la lettera integrale di un lettore di StrettoWeb sul “non funzionamento” della raccolta differenziata a Reggio Calabria:

“La tanta decantata ed elogiata raccolta differenziata da parte dei nostri amministratori ecco come funziona: basta farsi un giro nelle varie periferie di Archi, Gallico, Pellaro per accorgersi che qualcosa non funziona. Anche al centro città le cose non sono messe bene: cassonetti dell’indifferenziata stracolmi di materiale vario che potrebbe e dovrebbe essere differenziato (plastica,cartoni), materiale che dovrebbe essere smaltito presso l’isola ecologica (casette, mobili), buste depositate a terra nonostante i cassonetti siano vuoti e conferimento senza rispetto di orari insomma ognuno getta tutto quando e come vuole nella massima tranquillità, escrementi canini ovunque..cara amministrazione, altro che svolta  bisognerebbe riflettere un po’ su, porsi delle domande e cercare le risposte giuste in modo da risolvere i problemi. Come mai tanti rifiuti per strada? Forse non tutti hanno ritirato tutti il kit per effettuare la raccolta? Perché nessuno li raccoglie? I controlli dove sono? Da anni si parla e si pubblicizza l’installazione di 36 telecamere utili alla sorveglianza ma che fine hanno fatto? E i famosi ispettori ambientali che dovrebbero controllare e sanzionare dove sono? Si parla tanto di raccolta differenziata, i comuni virtuosi che raggiungono alte percentuali vengono incentivati e premiati, aiuterebbe a migliorare la vita, l’ambiente e la riduzione sulla tassa dei rifiuti etc. Allora perché il Comune non fa niente per migliorare e risolvere i problemi? Bisogna investire su determinati servizi per portare a casa i risultati altrimenti teniamoci le cose come stanno; non andate in giro a fare propaganda che le cose funzionano e selfie vari da pubblicare sui vari social network per piccoli problemi risolti quando invece non è così. Iniziare ad installare le famose telecamere di sorveglianza sarebbe il primo passo, impiegare stabilmente il personale addetto alla vigilanza che controlli il territorio in modo capillare e continuo (gli ispettori ambientali, con alle spalle anni di esperienza e formazione), punire trasgressori con sanzioni, incrementare i servizi di raccolta ed essere presenti sul territorio ascoltando la gente e le varie problematiche infinite….la svolta inizia da qui..altrimenti giriamo pagina e tutti a casa”.

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