Reggio Calabria: grande successo per l’iniziativa storico-gastronomica “A tavola con la Storia” [FOTO]

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Ha avuto luogo l’iniziativa storico-gastronomica ‘A tavola con la Storia’ a Reggio Calabria

a tavola con la storiaCome preannunciato, ha avuto luogo l’iniziativa storico-gastronomica ‘A tavola con la Storia’, presa dalle Associazioni culturali reggine Amici del Museo, Lions Club Host Reggio Calabria, Lions Club Magnagrecia Reggio Calabria, Fondazione Mediterranea, Accademia della Cucina RC Delegazione Grecanica, Accademia della Cucina della Locride; Presidenti: Francesco Arillotta, Silvio Dattola, Enzo Vitale, Sandro Borruto. Nel ristorante ‘La luna ribelle’, un ben nutrito gruppo di appassionati di arte culinaria ha raccolto l’invito di partecipare alla degustazione di piatti realizzati secondo antiche ricette tradizionali della cucina reggina. Sotto la guida di Pasquale Conti, seguendo i riferimenti storici di Francesco Arillotta, e con la totale disponibilità del titolare Carmelo Crucitti, lo chef Salvatore Suppa ha predisposto sette portate, riferentisi, ognuna, a un determinato periodo della Storia reggina. Si è partiti dall’aperitivo analcolico al bergamotto ‘Parisio del Cardinale’, per passare agli antipasti, su vecchie ricette dell’area grecanica fornite dal prof. Orlando Sculli, messi in bella mostra sulle ‘mense’ di pane italico citate nell’Eneide. Sono seguiti tre gustosi primi piatti: ‘le lenticchie nel cavo del pane’ di ricordanza greca, i ‘maccarruni di zziti’, di rigida tradizione dei pranzi di nozze reggini, e i vermicelli citati dal settecentesco marchese Domenico Grimaldi. È stata quindi prtata in tavola la lastra riggitana, accompagnata da ben fatte ‘tortillas de papatas’ suggerite dall’amica Ana Bela Gonzales, omaggio, queste, alla presenza spagnola sul nostro territorio. Il tutto innaffiato da un ottimo Alicante delle colline qui attorno. E per chiudere, i prelibati ‘dito d’apostolo’ di ascendenza araba, e un delizioso sorbetto della tutta nostra ‘crema reggina’.

In questo modo, le Associazioni promotrici hanno voluto mandare due messaggi: richiamare alla memoria la storica cucina reggina; proporre ai ristoratori locali un arricchimento particolare dell’offerta gastronomica, che renda ancora più ‘appetibile’ l’incontro del forestiero con Reggio. L’apprezzamento generale ha dimostrato che l’iniziativa aveva una sua validità, che forse va ripetuta.

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