Reggio Calabria, l’installazione di un nuovo autovelox sulle Bretelle è una grande bufala. L’avvio di una nuova stagione di controlli (per fortuna), no!
Ma quella degli autovelox sulla SS106 è storia vecchia. Veniamo a noi e facciamo chiarezza su quanto sta accadendo a Reggio Calabria.
La realtà è una sola: finalmente, sotto la spinta del neo assessore Zimalatti, si è deciso di intraprendere un percorso volto al ripristino della legalità e del rispetto delle norme nel centro cittadino, dopo anni di degrado e inciviltà. Vediamo automobilisti transitare e parcheggiarsi sull’isola pedonale del corso Garibaldi come se nulla fosse, o in zone di divieto di sosta, o in doppia fila, o ancora peggio sfrecciare a 80km/h nel centro cittadino. Ben venga, quindi, ogni tipo di intervento volto a ripristinare la legalità.
Ieri – come già documentato da StrettoWeb, lungo le “Bretelle” del Calopinace sono state effettuate delle prove statistiche con un autovelox che ha rilevato 1.200 irregolarità su 1.400 veicoli controllati, senza elevare sanzioni ma al solo fine statistico. La decisione successiva è stata quella di intensificare i controlli, non solo sulle “Bretelle” ma in tutto il centro cittadino.
“ATTENZIONE. …da oggi sul Torrente Calopinace all’altezza del Cedir…sia a salire che a scendere ….sono stati posizionati RILEVATORI Fissi di Velocità, Assicurazione, Revisione e Cinture di sicurezza. ….limite 50 km/ h”.
Ovviamente, come capirebbe anche un bambino, è tutto FALSO. Quello della foto non è un autovelox, ma si tratta delle telecamere della Questura per la videosorveglianza cittadina e dei rilevatori della qualità dell’aria e dell’inquinamento ambientale. Tutte strutture esistenti in loco già da molti anni.
Non verrà installato nessun autovelox statico in città: le apparecchiature per misurare la velocità sono i “telelaser” in dotazione alle forze di polizia, e verranno utilizzate in tutto il centro cittadino con apposite pattuglie posizionate a bordo strada per rilevare eventuali irregolarità e quindi elevare le relative multe.
Attenzione, però, ad un altro sistema di controllo. La bufala sui rilevatori di Assicurazione, Revisione e cinture di sicurezza potrebbe suscitare ilarità, ma in realtà esiste il nuovo sistema denominato “Targa System” e già in dotazione alla Polizia Municipale di Reggio Calabria, che proprio con quest’innovativo metodo di controllo stradale pochi giorni fa ha elevato multe per 15.000 euro. Si tratta di un dispositivo che riconosce e archivia le targhe delle autovetture controllando così se si ha a che fare con un’auto rubata e con un’auto che non è assicurata e/o revisionata.
Insomma, la bufala è solo quella delle cinture di sicurezza, il cui mancato utilizzo potrà essere rilevato e constatato soltanto da un agente in carne e ossa. E’ una bufala anche l’installazione odierna di un autovelox sulle “Bretelle”, ma tutto il resto e la stretta sulla sicurezza stradale in città (finalmente!) è tutto vero. E non è così facile da aggirare, conoscendo un posto in cui c’è l’installazione: non ci sarà alcuna installazione ma i rilevamenti vengono effettuati quotidianamente in varie zone della città. Quindi se andate troppo forte o non siete in regola, può capitarvi in ogni momento e in ogni quartiere di essere “beccati” e di dover pagare una multa salata, nei casi più gravi fino al ritiro della patente.
Ed era anche ora. Vorremmo dire “Benvenuti in una città normale”, ma è ancora troppo poco. Servirebbero anche le telecamere ai semafori, e più pattuglie in giro a contrastare i parcheggi selvaggi e le manovre-pirata che quotidianamente provocano incidenti o pericoli per la gente.
Semplicemente piccoli passi verso la civiltà.