Reggio Calabria: furto con scasso nell’uliveto confiscato alla ‘ndrangheta [FOTO]

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Nella mattina di oggi i soci della cooperativa, recandosi per le necessarie operazioni di irrigazione sull’uliveto confiscato, in località Principe di Cordopatri, nel Comune di Oppido Mamertina, hanno scoperto l’effrazione del cancello d’ingresso e della porta della casetta, da dove sono stati rubati il dissabbiatore e il fertirrigatore. L’ammontare dei danni supera i 900 euro. “Non si può escludere che il furto sia stato commesso anche a scopo di sabotaggio” dichiara Domenico Fazzari, presidente della Valle del Marro – Libera Terra. “Siamo in un lungo periodo siccitoso, e senza i due componenti rubati non possiamo utilizzare né l’impianto irriguo né il pozzo per irrigare questo ed altri uliveti vicini.” Sull’episodio indagano i Carabinieri della stazione di Castellace. Il raid notturno allunga la lista di danneggiamenti patiti e denunciati dalla cooperativa sin dall’inizio della propria attività. In passato sullo stesso terreno, esteso 7 ettari, erano state rubate numerose piantine di ulivo, appena dopo il termine dei lavori per la realizzazione di un nuovo impianto (l’uliveto precedente era stato distrutto da svariati incendi prima dell’assegnazione, nel 2007, alla cooperativa). Nelle ore successive, su un altro uliveto confiscato e coltivato dalla cooperativa, è stato scoperto un principio di incendio, fortunatamente domato senza conseguenze per gli alberi. Considerata la vicinanza degli episodi, l’ipotesi del dolo è verosimile. L’annata olivicola si preannuncia favorevole, dopo quella di “scarico” dell’anno scorso. Al sopraggiungere di questi segnali, dunque, è più che giustificata l’apprensione per i prossimi mesi estivi, in vista della campagna produttiva 2017/2018.

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