Reggio Calabria, dopo 27 anni il “decreto Reggio” vede la luce: ecco su quali zone della città si interverrà [FOTO]

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Dopo 27 anni finalmente il decreto Reggio sembra vedere la luce durante il consiglio comunale di Reggio Calabria: ecco su quali zone della città si interverrà

consiglio-comunale1Era il lontano 8 maggio 1989 quando il decreto legge n°166 prevedeva per la città di Reggio Calabria un finanziamento di 600 miliardi delle vecchie lire. “E’ un momento storico per la città di Reggio Calabria” decantano alcuni durante il consiglio comunale di questa mattina. E in effetti è proprio così visto che dopo 27 anni, 7 rimodulazioni, finanziamenti e definanziamenti, 10 sindaci, 15 Presidenti del Consiglio, questo decreto sembrerebbe vedere qualche spiraglio di luce. Ma cosa prevede il tanto atteso decreto Reggio? Il riassetto generale dei finanziamenti per alcune aree della città metropolitana. Ad alcune di queste è stata riconosciuta la priorità, parliamo di: Parco Urbano lineare area Sud, la prosecuzione delle strade arginali aste del Calopinace, la ristrutturazione della rete idrica, la realizzazione della strada Vito-Ortì, il progetto integrato del Centro Alimentare trasporti pubblici e servizi annessi, la demolizione del Rione Ferrovieri, la riqualificazione ed i parcheggi di Piazza Garibaldi, l’istituto internazionale di profumeria, il fondo completamento delle opere legge 246/89, l’approdo nautico Catona, il risanamento del patrimonio edilizio del Rione Pescatori e le Reti fognarie sud tutto alla modica cifra di 137.867.815,37 euro.

consiglio-comunale-4Tra la lunga lista di interventi previsti è previsto un finanziamento di 10.000.000,00 euro che hanno subito una rimodulazione. Infatti, sono stati tolti 2 milioni di euro destinati all’area di Santa Venere. Il consigliere Sera, presidente della commissione protagonista della discussione relativa al Decreto Reggio, ha elaborato un emendamento che prevede la riformulazione di alcuni interventi che vedranno un lieve definanziamento che consentirà di porre l’attenzione su altre aree, quali: il Rione G ed F, la riqualificazione del Rione Ceci, il completamento del Campo Arangea, la riqualificazione della scuola elementare di Mosorrofa, la riqualificazione urbana aree adiacenti il Santuario del Volto Santo, le strade interpoderali territorio comunale e riqualificazione delle aree turistiche, il risanamento dell’area di Modena, il progetto Sport Scape di Gallina, la riqualificazione delle scalinate e dei muraglioni via Possidonea, la raccolta delle acque piovane nella zona di via Reggio Campi, la riqualificazione dell’ex area di culto e la trasformazione in parco ludico della zona sud. Tali scelte hanno destato lo stupore della minoranza, la quale ha sottolineato l’assenza di opere che potessero puntare allo sviluppo della nostra città e non solo al suo risanamento. Il consigliere Caracciolo ha, infatti, voluto soffermarsi sulla scarsa lungimiranza dell’amministrazione che non ha voluto puntare allo sviluppo di una città che necessita di crescere. Tra le opere in attesa di realizzazione da parte della maggioranza vi è il tanto discusso: Museo del Mare. Opera sicuramente importante per la città, ma non essenziale al momento. E’ necessario intervenire sulle strade, sulle strutture, sulla riqualifica di aree abbandonate ed in pieno degrado.

consiglio-comunale-3Sicuramente il Museo del Mare contribuirà ad un aumento sostanziale dei turisti e dell’economia, ma non è prioritario al momento soprattutto se per vederlo sarebbe necessario attraversare una città che vede strade dissestate, strutture abbandonate e situazioni precarie. “E’ necessario dare priorità ad alcune realtà della città. Non bisogna spendere i soldi tanto per spenderli. Questo decreto vede finanziamenti importanti che mirano ad esaltare il bello, al risparmio energetico e a garantire sicurezza e beni primari. I soldi previsti per il Museo servono, infatti, più per le strade e le altre infrastrutture”. “La maggioranza ha cercato di ridare normalità ad una città che per anni è stata devastata dallo scempio politico di una amministrazione miope.  Dopo avere ringraziato la minoranza, la discussione relativa al Museo del Mare – spiega il consigliere Brunetti – è stata riduttiva. Parliamo di una città alla quale mancano beni fondamentali, più importanti del museo del mare. La nostra visione è rendere vivibile una città che per troppi anni è stata abbandonata a se stessa. La nostra è la visione di una città che ha come obiettivo quello di tornare con i soldi previsti dai Patti del Sud (circa 136 milioni di euro, di cui 70 sono per la città di Reggio)”. “L’amministrazione sa quali siano le aree che necessitano di interventi prioritari. Possiamo inoltre annunciare – spiega Mauro – che mercoledì saranno consegnati i lavori che riguardano il campo di calcio di Archi. Nel giro di un mese sarà ristrutturata e consegnata la palestra della scuola di S. Caterina”.

consiglio-comunale-5“Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea popolare che mira a coinvolgere tutti i cittadini nello sviluppo della nostra città. L’idea è quella di accogliere anche i suggerimenti dei cittadini. Nei prossimi giorni sarà aperto il primo Urban center. Un’operazione che ha tanti risvolti e sarà realizzato all’interno di un bene sottratto alla ‘ndrangheta. Questo sarà un luogo di confronto tra i cittadini stessi ed i cittadini e l’amministrazione comunale. Il decreto Reggio è un ulteriore tassello che ha visto lavorare molto di più giuristi e avvocati, invece che gli architetti e gli ingegneri. Vi chiedo di immaginare cosa potrebbe essere la città di Reggio. La nostra idea è anche recuperare un rapporto con il mare che questa città non ha. E’ necessario partire dalle basi. Togliere due milioni per dargli un indirizzo specifico è non solo un impegno politico, ma un superamento delle tecnocrazie permettendo così la realizzazione di un’arteria stradale abbandonata. La politica deve avere la forza di superare qualsiasi tipo di tecnocrazia. Si è puntato anche a ridare valore all’area dei Fortini di Pentimele uno dei punti panoramici più belli della nostra città e che sarà ridata alla città a marzo 2017”, spiega il sindaco Falcomatà.  La minoranza ritiene però necessario far luce sulle modalità dello svolgimento della commissione che ha visto, a loro parere, una maggioranza scarsamente attenta e disponibile ed invita il sindaco ad essere presente a tali appuntamenti così da garantire una maggiore presenza. “Una maggioranza non  attenta alle istanze della minoranza. Le nostre istanze – spiega Caracciolo – vengono bocciate per una presa di posizione della maggioranza. Siamo contenti che dopo il passaggio alla maggioranza del nostro capogruppo, si sia ritenuto prioritario sistemare la strada di Santa Venere”. Durante la commissione, il consigliere Pizzimenti ha richiesto inoltre di dare priorità alle zone di Punta Pellaro e Pettogallico relativamente all’intervento sulla rete fognaria dell’area metropolitana e di rivalutare le stime visto che è stato previsto un finanziamento di 3 milioni per l’area di Pellaro destinati alla realizzazione di un teatro, piscina e alla ristrutturazione dell’ex municipio. I punti all’ordine del giorno relativi al decreto Reggio è, quindi, approvato con 20 voti favorevoli.

 

 

 

 

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