Proteste per la Legge di Stabilità, Calabria paralizzata [FOTO]

  • LaPresse/Adriana Sapone
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StrettoWeb

manifestazione (1)“Si sta tenendo da questa mattina una protesta per i lavoratori forestali e per gli LSU e LPU. Sui forestali la legge di stabilità prevede una riduzione dei finanziamenti per un importo di 30 milioni di euro. I forestali sono quelli che si occupano del territorio, quelli grazie ai quali le opere fatte in questi anni hanno contribuito a limitare i danni con il maltempo che c’è stato ultimamente. I lavoratori LSU e LPU invece svolgono la loro attività presso i comuni senza dei quali non potrebbero andare avanti e nella Legge di Stabilità non è prevista la loro stabilizzazione”. Lo afferma in una nota il segretario confederale Cgil Reggio Calabria-Locri, Gregorio Pititto.

manifestazione (2)“Lo scorso anno è iniziato un percorso di stabilizzazione con questi lavoratori, il Ministero ha disposto dei finanziamenti per la loro stabilizzazione a tempo determinato per 6 mesi e altrettanto è stato fatto da parte della Regione Calabria per cui questi lavoratori sono stati stabilizzati per tutto l’interno anno. Alcuni comuni, non avendo aderito al bando o avendo sbagliato la procedura da seguire dettata dal ministero, sono stati supportati dalla Regione Calabria che si è fatta carico dell’intera annualità di questi lavoratori. Nella legge si stabilità questi lavoratori non vengono più tenuti in considerazione, cioè si ferma il percorso di stabilizzazione. Per poterli farli diventare dipendenti pubblici è necessario che la loro stabilizzazione duri almeno 3 anni e questo visto che è stato interrotto come progetto che il governo doveva portare avanti senza alcuna motivazione la cosa crea difficoltà”. “Se questi lavoratori non venissero stabilizzati tornerebbero nel bacino dell’SPU e continuerebbero a fare lo stesso lavoro e ad essere lavoratori in nero dello Stato in quanto non viene versato un centesimo per quanto riguarda i contributi previdenziali, sono quei lavoratori che non prenderanno mai la pensione”.

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