‘Ndrangheta, attentato Limbadi: la mamma dell’uomo ucciso senza peli sulla lingua, “sapevo che sarebbe accaduto e so anche chi è stato” [FOTO]

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‘Ndrangheta: ecco la denuncia della madre del 43enne ucciso nell’attentato di ieri a Limbadi: “sapevo che sarebbe accaduto dopo anni di angherie, minacce e aggressioni”

E’ un fiume in piena la mamma del 43enne, Matteo Vinci, ucciso ieri nell’attentato di Limbadi ai microfoni della Rai: “Noi in quella terra– dichiara ai microfoni dal Tgr Calabria– non ci stavamo bene perché i nostri vicini non sono persone a cui si può parlare, non sono persone civili”. Quei vicini citati dalla signora Rosaria sono i Mancuso. “Volevano –prosegue– che ce ne andassimo da là, volevano a tutti i costi i nostri terreni. Abbiamo subito angherie di ogni genere, soprusi, ma non abbiamo mai ceduto e non cederemo mai per onorare la memoria di mio figlio, innamorato di questo terreno”. “Il mio non è coraggio ma difesa dei propri diritti. Non ho paura. Non l’abbiamo avuta fino ad oggi. Abbiamo fatto i nomi senza paura”, conclude.

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