Motta S.G. (Rc), Crea: “le preoccupazioni in paese non finiscono mai”

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Crea (2)“L’intervento di raccolta e smaltimento dei rifiuti, effettuato lo scorso 5 febbraio presso la scuola elementare Demetrio Cozzupoli di Lazzaro conferma e aggrava, per una parte, la situazione igienico sanitaria ipotizzata dallo scrivente. Infatti, in tale data, dalle ore 9,00 circa alle ore 13,00 circa, si è provveduto a liberare i locali della scuola dai rifiuti accatastati da circa 20/30 anni in parte nel sottoscala, stipati nel bagno e in un locale al primo piano.  Una catasta di rifiuti costituiti da banchi, sedie, lavagne, apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) professionali, carta, cartone, ecc. sarebbero stati trasportati presso l’isola ecologica in località Comunia di Lazzaro.  Ci sono voluti due/tre viaggi con un camion della ditta che per conto del Comune di Motta San Giovanni effettua il servizio di raccolta differenziata col sistema porta a porta. Speriamo che parte di rifiuti leggeri non ce li troviamo ancora una volta sparsi per le aree circostanti all’isola ecologica o nuovamente davanti  alla scuola, visto che, come più volte segnalato ad alcune Istituzioni, per ultimo lo scorso 1 febbraio, la recinzione dell’isola ecologica è bassa e durante le giornate di vento i rifiuti svolazzano e si depositato nei giardini e davanti agli edifici degli abitanti del luogo“, scrive in una nota Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic Onlus. “Per anni nessuno ha visto niente, evidentemente nessuno in questi decenni –prosegue– ha eseguito un controllo presso la scuola. Atteso che i beni mobili appartenenti alle istituzioni scolastiche statali vanno inclusi nell’inventario a prescindere dal loro valore (non possiamo pensare che non siano stati inventariati), ciò avrebbe permesso di procedere ad una corretta classificazione secondo l’origine e secondo le caratteristiche. E’ necessario verificare se sono stati smaltiti i rifiuti speciali prodotti da pregressi interventi edilizi giacenti sulla soletta della scuola. Con riferimento a quanto segnalato lo scorso 1 febbraio, mi risulta che alcuni cassonetti delle persiane della suddetta scuola elementare in questi giorni sono stati liberati dalla sporcizia, dalla terra e dalla polvere durante i piccoli interventi eseguiti da operai assunti a tempo determinato. Tali interventi e la raccolta dei rifiuti in trattazione – aggiunge– sarebbero stati eseguiti, salvo prova contraria, alla presenza dei bambini che frequentavano le lezioni, e  pensare che tra di loro ci sarebbe qualche bambina/o con qualche problemino di salute. E’ vero che non c’è il servizio di mensa scolastica ma che i bambini “mangino” la polvere è oltre misura. A mio avviso sono venuti meno gli obblighi di sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi interventi si sarebbero potuto benissimo fare durante le vacanze di Natale. In conclusione questa telenovela sulle criticità e sull’agibilità delle scuole sta andando troppo per le lunghe, sarebbe ora di porre la parola fine”, conclude

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