La Commissione ecomafie in missione in Sicilia, tappa anche ai depuratori di Mili e Milazzo

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Sopralluogo della Commissione parlamentare di inchiesta a Mili e Milazzo. “Situazione preoccupante in Sicilia”

La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati ha svolto alcuni sopralluogo in Sicilia orientale, nell’ambito delle inchieste sui dragaggi portuali e la depurazione delle acquee reflue.

Riguardo al primo la tema la Commissione ha svolto ieri sopralluogo nella rada Augusta, parte dell’area Sin di Priolo Gargallo e in attesa di bonifica da 20 anni.

La delegazione della commissione ha esaminato anche la situazione dei relitti presenti nell’area di natura civile e militare. Sempre ieri la Commissione ha svolto un sopralluogo di Ias di Priolo, che tratta reflui urbani e industriali: l’impianto al momento è sotto sequestro della Procura a causa di due procedimenti penali relativi all’inquinamento. Stamattina la delegazione si è recata in sopralluogo a Mili e Milazzo presso i due depuratori.

Presso l’impianto di Mili ha approfondito gli aspetti legati al funzionamento, l’impianto al momento lavora al di sotto della propria capacità, con la terza linea disponibile ma non utilizzata. Sono stati anche approfonditi i dettagli del progetto di revamping, che una volta realizzato dovrebbe permettere di aumentare l’efficienza depurativa.

Prima di tornare a Catania per cominciare il ciclo di audizioni, la Commissione si è recata in sopralluogo a Milazzo, per approfondire l’operatività del depuratore. L’impianto prevede il trattamento di reflui per circa 40 mila abitanti, ma ad oggi è in grado di depurare correttamente solo il 50% circa dei reflui in entrata. Per questo il depuratore è interessato dalla procedura di infrazione europea e sono in corso azioni per la sua messa in regola, su disposizione del commissario straordinario alla depurazione Enrico Rolle. Tra il pomeriggio di oggi e la mattinata di domani la Commissione terra delle audizioni presso la prefettura di Catania. In Sicilia abbiamo trovato una situazione molto preoccupante rispetto alla depurazione delle acque reflue. I numeri parlano da soli: il 40% dei cittadini non è servito da un depuratore e anche quando gli impianti ci sono succede che siano inattivi o funzionino male. Stiamo ancora acquisendo le informazioni necessarie e tra oggi e domani sentiremo i rappresentanti di istituzioni e organi di controllo. Nei prossimi mesi poi torneremo per altri sopralluoghi e audizioni. In Sicilia il mare rappresenta una risorsa naturale fondamentale e di rara bellezza, ma si fa ben poco per tutelarlo e questo è inaccettabile”– dichiara il presidente della Commissione Stefano Vignaroli.

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