Reggio Calabria: migrante morto nella tendopoli di San Ferdinando. La precisazione del Comune: “cause non legate a carenze della struttura” [FOTO]

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Reggio Calabria: migrante morto nella tendopoli di San Ferdinando. La precisazione del Comune: “non si ravvisa alcun legame tra la tragedia che ha colpito Sylla Nuomo, il giovane migrante morto nell’incendio, e l’efficienza dei sistemi di sicurezza presenti nel campo”

“Non si ravvisa alcun legame tra la tragedia che ha colpito Sylla Nuomo, il giovane migrante morto nell’incendio, e l’efficienza dei sistemi di sicurezza presenti nel campo”. E’ quanto afferma in una nota l’Amministrazione comunale di San Ferdinando in merito all’incendio alla nuova tendopoli che ha causato la morte di un migrante. “Le cause dell’incendio, infatti – si aggiunge nel comunicato – sono ancora in fase di accertamento da parte della Procura della Repubblica di Palmi, ma non appaiono legate a carenze della struttura di accoglienza o a inadempienze del personale addetto. In seguito al recente abbattimento della baraccopoli, l’installazione repentina di 36 nuove tende ha probabilmente stressato la funzionalità complessiva della struttura che, tuttavia, non ha evidenziato particolari disfunzioni, come peraltro dimostrato dal corretto funzionamento degli estintori in dotazione al campo e dall’immediato intervento dei vigili del fuoco. Superata la spinosa criticità di una baraccopoli anarchica, già nei giorni successivi allo sgombero del 6 marzo si è registrata una consistente riduzione degli ospiti nella nuova tendopoli tale da consentire la disinstallazione di oltre venti tende e il ripristino delle migliori condizioni di agibilità all’interno del campo”. 

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