Messina, truffa dell’eredità: arrestati due uomini [FOTO, NOMI e DETTAGLI]

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Messina, truffa dell’eredità: la Polizia arresta due uomini Padre e figlio messinesi in trasferta a Caltanissetta per frodare un anziano

di napoli feliceSono stati i poliziotti del distaccamento di Polizia Stradale a far scattare le manette ai polsi di due messinesi, padre e figlio, che ieri mattina hanno messo a segno la così detta “truffa dell’eredità” in danno di un anziano residente a Caltanissetta. Si tratta di DI NAPOLI Salvatore, 63 anni e del figlio Felice, 43 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Erano le 08:30 di ieri mattina quando Felice, a bordo di un’autovettura si è fermato lungo una via del centro di Caltanissetta e, simulando un accento straniero, ha agganciato un 77enne nisseno chiedendogli informazioni stradali per raggiungere una determinata farmacia. A questo punto si è avvicinato il più giovane dei due malviventi il quale, ben vestito e asserendo di essere un medico, gli ha indicato l’indirizzo della farmacia dicendo però di non conoscere bene le vie del centro nisseno. Pertanto entrambi hanno chiesto alla vittima di accompagnarli a bordo dell’autovettura. Durante il tragitto l’uomo alla guida ha raccontato di essere reduce di guerra e di voler incontrare un vecchio amico a cui fare beneficenza donandogli 250mila euro, che erano custoditi in una valigetta sotto la ruota di scorta. Guarda caso il fantomatico medico ha asserito di conoscere la persona indicata dal conducente dell’auto e, dopo aver simulato di contattare telefonicamente la propria segretaria, gli ha comunicato che l’uomo a cui erano destinati i 250 mila euro era morto. A questo punto il finto straniero ha deciso di “donare” in beneficenza 50mila euro all’anziano uomo e al medico che, gentilmente, si erano offerti di accompagnarlo.

Ovviamente il medico, ha accettato l’ingente “dodi napoli salvatoreno” dello straniero e premurosamente ha finto di contattare un notaio suo conoscente il quale, per redigere l’atto, ha chiesto la somma di 50mila euro. Dopo un iniziale perplessità, l’anziano ha accettato di consegnare la sua quota e, oramai in preda dei suoi aguzzini, si è fatto accompagnare a casa dove ha prelevato la somma di 23.500 euro. Il denaro consegnato dalla vittima è stato quindi riposto in una valigetta dove i due malviventi avevano stipato delle buste chiuse e piccole somme di denaro, facendo credere all’anziano che all’interno vi fossero i 250 mila euro e, per rendere il raggiro ancora più credibile, gli hanno affidato la preziosa valigetta. Poco dopo giunti di fronte ad un esercizio commerciale, il medico ha consegnato una banconota da 5 euro alla vittima chiedendogli la cortesia di acquistare dei fogli di carta che sarebbero serviti per redigere gli atti notarili. Al suo ritorno però l’auto con a bordo i due truffatori e la valigetta col denaro erano spariti. Resosi conto di essere stato vittima di una truffa l’uomo ha contattato immediatamente il 113 e, poco dopo, accompagnato presso la locale Squadra Mobile ha fatto denuncia. Gli investigatori nisseni si sono immediatamente messi sulle tracce dell’autovettura che, qualche ora dopo, è stata individuata sull’autostrada A/18 in direzione di Messina. Allertati dai colleghi di Caltanissetta i poliziotti della Stradale si sono posizionati alla barriera autostradale di Tremestieri dove hanno intercettato i due malviventi. I due truffatori in trasferta sono stati tratti in arresto per il reato di furto aggravato e, su disposizione del P.M. Dr.ssa Federeica RENDE, condotti nelle camere di sicurezza della caserma Calipari in attesa del giudizio direttissimo previsto per la mattinata odierna.

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