Messina, emergenza rifiuti: dai Quartieri l’idea di una task force

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messina rifiutiI Presidenti di Circoscrizione sono sommersi dalle lamentele e dalle proteste dei cittadini: l’immondizia sparsa lungo tutto il territorio urbano non è più tollerabile. Gli olezzi nauseabondi e lo spettacolo indecoroso di montagne di rifiuti non possono essere derubricati a fattori di seconda importanza. Proprio per questo essi chiedono unanimemente un intervento tempestivo, con caratteri d’urgenza e priorità.

Se è vero che l’acquisto di 6 autocompattatori e di 400 cassonetti può servire a fronteggiare l’emergenza, è pur vero che i ritardi nella raccolta hanno determinato notevoli criticità sul fronte igienico sanitario. Da qui l’idea della Quarta Circoscrizione di costituire una task force permanente: una realtà che sappia operare in sintonia con gli esercenti, elaborando un Piano Imballaggi per ridurre fortemente l’impatto dei rifiuti provenienti dai centri commerciali.

Come notano Messina, Zullo, Cucè, Palano Quero, Morabito e Laganà, «A distanza di un anno dell’insediamento della nuova Amministrazione, la strategia per uscire dall’emergenza rifiuti appare ancora non compiutamente delineata. Bisognerebbe superare la dicotomia tra Ato 3 e MessinAmbiente, due società, di cui una in liquidazione ufficialmente e per ragioni normative e l’altra che è stata dichiarata in liquidazione ma che, di fatto, sta operando in direzione di un rafforzamento dei servizi erogati, pur barcamenandosi nelle incertezze finanziarie necessarie a pagare gli stipendi e ad assicurare i servizi. Si ritiene, a tal fine, che una soluzione possa essere individuata attraverso un parziale apporto di capitali privati che possano essere impiegati per quell’ammodernamento e quella efficienza necessaria a garantire alla collettività un servizio ottimale ma anche un contributo allo sviluppo economico ed occupazionale del nostro territorio».

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