Messina, il ciclismo e la memoria: celebrato domenica il memorial Trevisano [Foto]

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Una domenica all’insegna delle due ruote nel commosso ricordo di Attilio Travisano

Partenza prima batteriaNon ha tradito le attese la prima edizione del Memorial dedicato alla figura del ciclista prematuramente scomparso, ricordato in apertura con un minuto di silenzio e poi un lungo applauso. L’evento, brillantemente organizzato dall’A.S.D. Internet Point De Salvo, società affiliata all’ACSI settore ciclismo di Messina, valevole per il campionato interprovinciale Catania-Messina I° e II° serie, ha proposto gare di ottimo livello nello scenario del centro cittadino. Lungo l’anello ricavato nel corso Garibaldi, nel tratto compreso tra viale Boccetta e piazza Cairoli, per un totale di 2,5 km, i ciclisti impegnati si sono dati battaglia in tre diverse batterie, con partenza ed arrivo presso il bar “Narciso Cafè”.

Nella prima, al termine dei quindici giri previsti, ha prevalso Alfio Russo della Fausto Coppi Calatabiano. Vincitori di categoria, invece, Alessandro Garozzo per la SGA, Antonino Ficarra per la SGB e Katia Rigano tra le donne. Nella 2° Serie primi Paolo Anania tra i Veterani, Alessandro Bruschetta per i Senior, Alessandro Sanfilippo per i Junior e Matteo Furnari tra i Gentleman. Nella seconda batteria (diciotto giri) affermazione di Gianluca Pullano del Team Meca Celertrasporti, primo dei Veterani. Nella categoria Debuttanti si è piazzato davanti a tutti Carmine Di Pietro, mentre Paolo Campanella ha battuto la concorrenza tra i Gentleman. Nella terza e conclusiva batteria, riservata a Junior e Senior e con diciotto giri da percorrere, ha esultato al traguardo Elio D’Amico del Team Meca Celertrasporti. Nel corso di una ricca premiazione, oltre a quelli per i primi cinque di ogni categoria, sono stati assegnati dal direttore di gara Emilio De Salvo anche i riconoscimenti alle prime tre società classificate. Il Team Meca Celertrasporti ha conquistato il gradino più alto del podio, precedendo Genesi e Barbaggianni. Una targa, infine, è stata donata a Daniele, figlio dell’indimenticato Attilio Travisano.

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