Messina, fra canti e poesie: gli Alpini conquistano Forte Cavalli [FOTO]

/
StrettoWeb

L’iniziativa si è svolta nell’ambito della rassegna ViviIlForte

alpini viviilforte messinaE’ stato denso di emozioni l’evento che ha coinvolto gli alpini e che si è svolto a Forte Cavalli nell’ambito della Rassegna VivilForte. Dopo la visita guidata alle sale del Museo della Fortificazione dello Stretto e alle sculture del M° Muscarà, il musicologo Cesare Natoli ha animato una conferenza sulla “Musica nella Grande Guerra”: un percorso sul ruolo che la musica ha svolto nel primo conflitto in cui hanno trovato posto alcuni tra i più famosi canti di trincea, come “Monte Pasubio”, “Ta-pum”, “Il testamento del capitano”, “Quel mazzolin di fiori”, per arrivare alla celeberrima “Leggenda del Piave”, che fu celebrata come emblema della riscossa dopo la disfatta di Caporetto dalla retorica della vittoria.

Taglio del nastro quindi, da parte della dott.ssa Grazia Musolino, dirigente della Soprintendenza e Madrina della cerimonia e del Ten. Col. Nicola Lerario in rappresentanza del Comandante Provinciale dei Carabinieri, per l’inaugurazione della nuova sala dedicata alla Costruzione dei Forti umbertini e delle Strade militari di collegamento, nella quale hanno fatto bella mostra un esemplare di carrumatto, un basto da mulo per il trasporto materiali, foto inedite provenienti dall’Arma del Genio e una rara carriola di legno appartenente alla collezione di Franco e Paolo Molonia.

La cerimonia è stata preceduta da un’originale poesia, dedicata al carrumatto, recitata dalla poetessa Maria Morganti Privitera. Il Concerto del Coro Polifonico “S. Maria dei Miracoli”, diretto dal M° Giacomo Arena, è stato il momento più atteso e coinvolgente della serata.

Davanti ad un pubblico attento ed emozionato e alle “Penne Nere” del Capo Gruppo messinese dott. Giuseppe Minissale dell’Associazione Nazionale Alpini, si sono alzate sullo Stretto le note di famosissimi canti come “Addio mia bella addio”, “Bombardano Cortina”, “Era una notte che pioveva”, “Stelutis alpinis”, “Dammi la man biondina”, “Joska la rossa”.

Applausi convinti, al termine, dalla numerosa platea e conclusione affidata alla degustazione di prodotti tipici, offerta dall’Azienda Agricola Biologica “Villarè” diretta da Angelo Villari.

Condividi