Leopolda, Renzi presenta il logo di Italia Viva e attacca il Pd: “sono il partito delle tasse”, cresce la tensione nel Governo [FOTO]

  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Foto di Fabio Cimaglia / Lapresse
  • Fabio Cimaglia/LaPresse
/
StrettoWeb

Italia Viva, show per Renzi e i suoi alla Leopolda: ecco il nuovo logo del partito

Italia Viva ha anche il suo simbolo e l’atto costitutivo: presentato oggi nella seconda giornata della 10ª edizione della Leopolda, la prima dopo la scissione dal Partito Democratico, il nuovo movimento fondato da Matteo Renzi è a tutti gli effetti un vero e proprio partito. Italia Viva ha anche una sua carta dei valori, redatta dai parlamentari Gennaro Migliore e Lisa Noja. La giornata della Leopolda si è conclusa con uno show degno di un ‘talent’: Matteo Renzi è salito sul palco circondato dallo stato maggiore del nuovo soggetto politico, la musica ha toni epici e assordanti, dall’alto cala un pannello circolare che reca due ali fucsia, che sfumano verso l’arancio e il rosso, a sormontare il nome ‘Italia Viva‘ in cui predomina, invece, il colore blu elettrico. “Non so se questo partito ha un leader, di sicuro ha una squadra“, dice Renzi trionfante. Il riferimento e’ alle parole che Ettore Rosato pronuncia poco prima e che hanno il sapore di un nuovo attacco al Partito Democratico: “Ci attacca sul leader chi un leader non ce l’ha“. L’ultima fiammata in una giornata in cui dalla Leopolda sono partiti molto colpi in direzione del Nazareno. Prima con lo stesso Renzi che parla di “partito delle tessere e delle correnti“, poi Maria Elena Boschi e lo stesso Rosato a definire i dem come “il partito delle tasse” mentre a pochi metri da loro c’era il ministro dell’Agricoltura e capo delegazione di Italia Viva al governo, Teresa Bellanova, in piena sintonia con Renzi e i suoi. Le esternazioni di oggi non sono piaciute a Pd e M5S, provocando nuove tensioni nel governo, al punto che Andrea Orlando ed Emanuele Fiano evocano, senza mezzi termini, la fine anticipata dell’esecutivo e il voto.

Condividi