Lamezia: anticipazioni dei dati del rapporto sullo stato di salute dei mari 2015

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Il primo maggio si aprirà la stagione balneare 2015 sui trentaquattro chilometri di costa del lametino. Nei cinque comuni costieri sono stati individuati 27 tratti di lunghezza variabile da adibire alla balneazione

Immagine4di Mario Pileggi del Consiglio Nazionale dell’Associazione “Amici della Terra” -Il primo maggio si aprirà la stagione balneare 2015 sui trentaquattro chilometri di costa del lametino. Nei cinque comuni costieri sono stati individuati 27 tratti di lunghezza variabile da adibire alla balneazione. Sulla base delle analisi e classificazione effettuata dall’Arpacal, la qualità delle acque marine risulta di qualità “eccellente” In tutti comuni ad eccezione del comune di Lamezia Terme. Per il comune di Lamezia, come all’inizio della stagione precedente, sono tre le aree di litorale con divieto di balneazione. Due di queste aree non sono sottoposte a controllo perché permanentemente non adibite alla balneazione per inquinamento e dovrebbero riguardare le foci del Torrente Bagni e del Fiume Amato per complessivi 800 metri. La terza area deImmagine3nominata “200 MT a Sud Fiume Amatolunga 847,29 metri, è stato adibita alla balneazione e quindi è sottoposta ad analisi e monitoraggio ma risulta con acque inquinate e quindi da vietare alla balneazione.   Come nel passato i dati forniti dal Ministero della salute e dalla Regione continuano ad essere poco chiari e con le incongruenze già denunciate. Significativo, in proposito: un tratto indicato nelle mappe del Ministero della Salute come non adibito alla balneazione in corrispondenza del lungomare e di un rilevante nucleo urbano di Lamezia Terme. Lo stesso tratto di litorale, con ombrelloni, non adibito alla balneazione, non sottoposto ad analisi e controlli, si trova compreso tra altri due tratti denominati “200 metri a Sud Torrente Bagni” e “200 metri a Nord Torrente Bagni”.  Se si considera la denominazione, viene da immaginare che tra gli stessi due tratti sia posta la foce del Fiume Bagni non adibita a balneazione per inquinamento e oggetto di Ordinanza di divieto.

Ma non è così: tra i due tratti non c’è nessun Torrente. E c’è di più: le mappe del Ministero, in corrispondenza della foce Fiume Bagni invece di un tratto non adibito alla balneazione, segnalano tutto balneabile senza soluzione di continuità e retino di colore verde.

Altro esempio: tra i sette tratti elencati come balneabili del comune di Lamezia Terme c’è quello denominato “Lido Marinella”. Sulle mappe dello stesso comune, invece, non esiste alcun tratto denominato “Lido Marinella”.  Un tratto con detta denominazione, localizzato lontano dai confini comunali di Lamezia Terme viene riportato sulle mappe di in altro comune dove l’elenco delle aree balneabili non comprende il “Lido Marinella”. Non è semplice individuare dove si estendono i 1.647,29 metri di litorale con acque inquinate e da evitare nel comune di Lamezia Terme. La difficoltà a individuare le aree con le acque inquinate e dove inizia e termina ogni tratto è accentuata dalla carenza o assenza dell’’apposita cartelloImmagine2nistica sui “profili” di ognuno degli undici tratti nei quali è stato suddiviso il litorale del comune di Lamezia Terme. Anche se indicati, come in tutta Europa, con le coordinate dei punti di inizio e fine, restano ignoti, ai bagnanti, nomi, localizzazioni e delimitazioni dei vari tratti in cui sono stati suddivisi i 34 km di costa degli stessi comuni del lametino. In particolare è difficile se non impossibile individuare dove inizia e dove termina ogni tratto di litorale temporaneamente o permanentemente vietato alla balneazione per inquinamento o per motivi diversi. La condizione che emerge dalla classificazione predisposta per l’inizio stagione balneare, come già accaduto in passato, appare più ottimistica rispetto a quella dei mesi di maggiore affluenza sui litorali e percepita dai bagnanti. Si continua a sottovalutare la necessità della tempestiva informazione da fornire ai cittadini con la divulgazione in luoghi facilmente accessibili e nelle immediate vicinanze delle aree di balneazione tutti i dati sulla qualità e classificazione delle acque marine, dei profili e delle criticità ambientali di ogni tratto di costa come indicato dalle norme e direttive nazionali ed europee, per evitare i gravi rischi per la salute individuati e segnalati dal Ministero della Salute. In Calabria e, in particolare, a Lamezia Terme si continua a trascurare la necessità dellatempestiva informazione da fornire ai cittadini con la divulgazione in luoghi facilmente accessibili e nelle immediate vicinanze delle aree di balneazione” i dati sulla qualità e classificazione delle acque marine, dei profili e delle criticità ambientali di ogni tratto di costa come indicato dalle norme e direttive nazionali ed europee. Si continua ad ignorare sia la straordinaria biodiversità e specificità degli ecosistemi rilevati nel Tirreno calabrese e, in particolare nel Golfo di Sant’Eufemia, sia  la grande varietà e specificità degli assetti geo-strutturali e idro-geomorfologici del nostro Territorio e che costituiscono un patrimonio unico in tutta la Penisola del Bel Paese L’insieme della classe dirigente continua a sottovalutare le importanti scoperte delle due specie che vivono tra i 70 ed  90 metri di profondità nelle acque del mare lametino e alle quali è stato assegnato il nome di Topsentia calabrisellae e  Halicona fimbriata. Le stesse due specie megabentoniche e specificità del contesto idrogeomorfologico del golfo lametino sono invece oggetto d’interesse e di studio in molti centri di ricerca e dell’Università di Cambridge. Anche in considerazione del fatto che lo stesso cImmagine5ontesto, tra l’altro, rende possibile in una superficie di pochi chilometri quadrati la presenza di varie oasi di Coralli finora non rilevata in nessun altra area dell’intero Mediterraneo. Nei cinque comuni costieri del lametino sono presenti 27 tratti di costa adibiti alla balneazione.

La classificazione delle acque effettuata dall’Arpacal per l’apertura della stagione balneare 2015 per ogni tratto è la seguente:

1)     Comune di Curinga:

– TORRE DI MEZZA PRAIA, lungo 1.731 metri di qualità Eccellente

– 1 KM NORD TORRENTE DI MEZZA PRAIA, lungo 1.022 metri di qualità Eccellente

– 500 MT NORD TORRENTE S. EUFRASIA, lungo 1.604 metri di qualità Eccellente

2)     Comune di Gizzeria:

– LIDO CAPO SUVERO, lungo 830 metri di qualità Eccellente

– LIDO S. ANTONIO, lungo 580 metri di qualità Eccellente

– DIREZIONE ALLEVAMENTO ANGUILLE, lungo 668 metri di qualità Eccellente

– 200 MT NORD FIUME CASALE, lungo 1.828 metri di qualità Eccellente

– RISTORANTE PESCE FRESCO, lungo 639 metri di qualità Eccellente

3)     Comune di Falerna:

– EUROLIDO, lungo 1415 metri di qualità Eccellente

– 850 MT. SX PUNTO 145, lungo 952 metri di qualità Eccellente

– BAR VITTORIA, lungo 2104 metri di qualità EccellenteImmagine

– HOTEL TORINO 2, lungo 1.390 metri di qualità Eccellente

– HOTEL OLD AMERICA, lungo 1.645 metri di qualità Eccellente

4)     Comune di Nocera Tirinese

– 200 MT SUD CAMPING “LA MACCHIA”, lungo 1076 metri di qualità Eccellente

                   – 200 MT A SUD FIUME SAVUTO, lungo 626 metri di qualità Eccellente

– 200 MT. NORD FIUME SAVUTO, lungo 1.215 metri di qualità Eccellente

– RISTORANTE MARIS, lungo 757 metri di qualità Eccellente

– 800 MT. SX PUNTO 143, lungo 979 metri di qualità Eccellente

5)     Comune di Lamezia Terme

–  LIDO MARINELLA, lungo 1.167 metri di qualità Eccellente

–  200 MT A NORD T. BAGNI, lungo 1.078 metri di qualità Eccellente

–  500 MT. SUD TORRENTE BAGNI, lungo 791 metri di qualità Eccellente

–  200 MT A SUD T. BAGNI, lungo 344 metri di qualità Eccellente

–  1000 MT SUD TORRENTE BAGNI, lungo 1.303 metri di qualità Eccellente11160090_10206002941742056_1595770527_n

–  LA CONCHIGLIA, lungo 1.436 metri di qualità Eccellente

–  200 MT A NORD F. AMATO, lungo 854 metri di qualità Eccellente

–  DIREZIONE STAZ. FF.SS. S.PIETRO A MAIDA, lungo 1.211 metri di qualità Eccellente

–  200 MT A SUD F. AMATO, lungo 847 metri di qualità SUFFICIENTE

Gran parte dei divieti per inquinamento, come nel resto della regione, sono localizzati in corrispondenza e nei pressi della foce dei corsi d’acqua. In proposito va considerato che sono molti i corsi d’acqua che dal Savuto, sul confine settentrionale, all’Angitola sul confine meridionale, portano il loro carico di acqua e rifiuti vari sui 34 Km di costa lametina. Così come non può essere ignorato che, spesso, il divieto di balneazione rappresenta “l’ultimo” effetto in senso spazio-temporale delle varie conseguenze dell’inquinamento dei corsi d’acqua essenzialmente legato a discariche di rifiuti e delle acque reflue.

In molti enti ed istituzioni locali si continua a sottovalutare o ignorare che il territorio lametino è ricchissimo di risorse idriche per uso potabile, uso agricolo, uso industriale, uso terapeutico e turistico. Una ricchezza che rischia di essere irrimediabilmente compromessa per l’incapacità di non pochi amministratori sia di evitare i diffusi processi di degrado e inquinamento delle risorse naturali sia di governare e valorizzare le specificità degli assetti idro-geomorfologici dei propri territori comunali. Oltre ai fenomeni d’inquinamento delle acque superficiali, lungo la fascia costiera della Pianura di S. Eufemia, l’irrazionale emungimento delle preziose falde idriche operato attraverso migliaia di trivellazioni, non essendo compatibile con i tempi di ricarica, sta riducendo le stesse falde idriche con conseguente ed irreversibile avanzamento delle acque salmastre ed il costipamento delle rocce serbatoio. In pratica, oltre al ben noto fenomeno di abbassamento del suolo si osservano fenomeni di deperimento della copertura vegetale con l’arretramento dei litorali. In proposito non va sottovalutato il rilevante fenomeno di erosione del litorale in corrispondenza della zona industriale lametina già segnalato nella Cartografia del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) della Calabria. Fenomeni di degrado e inquinamento che potevano e dovevano essere evitati rispettando, tra l’altro, le norme comunitarie sulla raccolta, sul trattamento e sullo scarico delle acque reflue urbane fissate dalla direttiva 91/271. La mancata applicazione della stessa direttiva, ha comportato la recente condanna della Corte europea. E, com’è noto, tra i comuni della regione e del BelPaese inadempienti c’è anche Lamezia Terme.  Negli stessi comuni inadempienti per non essersi dotati di adeguati sistemi fognari in grado di garantire un’efficace sistema di depurazione anche durante le variazioni di carico legate ai flussi turistici nei mesi estivi, i cittadini oltre a subire i danni dell’inquinamento sono costretti a pagare la multa della Corte europea. La mancata valorizzazione e tutela del prezioso patrimonio di risorse naturali disponibili11160552_10206002934181867_1434682498_n nel lametino sono costati e continuano a costare molto sia in termini di mancato sviluppo sia in termini di degrado di habitat prioritari come le biocenosi delle grotte marine sommerse, di erosione, di crolli e inondazioni sempre più frequenti in occasione di eventi naturali prevedibili.

 Alcune delle Informazione che i comuni devono garantire sulle spiagge

Informazioni da divulgare e mettere a disposizione con tempestività durante la stagione balneare in un’ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione:

• Elenco delle acque di balneazione

• Classificazione di ciascuna acqua di balneazione negli ultimi tre anni e il relativo profilo, inclusi i risultati del monitoraggio effettuato dopo l’ultima classificazione

• Misure di risanamento

• Descrizione generale delle acque di balneazione, in un linguaggio non tecnico, basata sul profilo delle acque di balneazione

• Avviso di acqua di balneazione a rischio di inquinamento di breve durata ed indicazione del numero di giorni nei quali la balneazione è stata vietata durante la stagione balneare precedente

• Avviso tempestivo di inquinamento, previsto o presente, con divieto temporaneo di balneazione

• Informazioni sulla natura e la durata prevista delle situazioni anomale

• Ogniqualvolta è introdotto un divieto di balneazione permanente, avviso che l’area in questione non è più balneabile, con la ragione del declassamento

• Indicazione delle fonti da cui reperire informazioni più esaurienti

Il Profilo delle acque di balneazione è lo strumento previsionale per la conoscenza e la valutazione dei fattori di rischio ambientale che possono determinare il peggioramento qualitativo dell’acqua di balneazione. Per consentire:

– Previsione del rischio di peggioramento della qualità dell’acqua.

– Misure di gestione per prevenire il rischio per la salute dei bagnanti.

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