Barcellona (Me): si incatena al Comune imprenditore che vanta credito di 190 mila euro

  • Francesco Calabrese
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francesco calabreseCome aveva promesso ieri, in una lettera che abbiamo pubblicato (leggi qui), Francesco Calabrese, detentore del 51% della Technology Aspiration Environmental Ecology Construction, si è incatenato di fronte al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. L’ente è debitore nei suoi confronti di 190mila euro per gli interventi effettuati subito dopo l’alluvione del 2011. La sua società infatti mette a disposizione macchine che aspirano il fango, e Calabrese, partendo da Reggio Calabria, è intervenuto tra i primi alla notizia dell’alluvione che colpì la città quel 22 novembre.

Ma ancora oggi non ho ricevuto un solo euro“, afferma l’imprenditore che ha iniziato oggi la sua protesta. “Non credo più nelle istituzioni. La vecchia amministrazione (guidata dal sindaco Candeloro Nania, ndr) aveva fatto una promessa di budget entro i 200 mila euro. Ci siamo attenuti, ma ancora non mi è stato versato un solo centesimo“. Calabrese afferma che questa protesta è la sua ultima spiaggia.

Non solo vanto tanti crediti che ho dovuto licenziare quasi tutti i miei dipendenti. Ma in più ho dovuto pagare anche il Durc per poi poter ricevere il denaro dagli enti pubblici” denuncia l’imprenditore. “Mi auguro che nelle prossime ore altri miei colleghi, che si trovano nella mia stessa situazione, si uniscano a me – conclude Calabrese -. Da fastidio però vedere che, per dare avvio a questa protesta, dovesse servire un calabrese e non un siciliano“. L’invito di Calabrese è stato già accolto da diversi altri suoi colleghi, che si stanno unendo a lui in queste ore.

L’uomo ha comunque ricevuto la solidarietà dell’attuale sindaco, Maria Teresa Collica. “Il signore che si è incatenato ha decisamente ragione, sono pretese sacrosante – afferma la Collica -. Nell’immediato dell’alluvione si è proceduto a liberare la città dal fango, ma si è messo in secondo piano il problema delle procedure. L’ordinanza non prevede deroghe, quindi è sorto il problema di formulare queste procedure e del rispetto dei codici dei contratti, che impongono tutta una serie di notevoli passaggi burocratici“.

Devo però dire – aggiunge il Sindaco – che gli uffici hanno lavorato e stanno lavorando ogni giorno proprio a questo scopo: effettuare la ricognizione dei documenti necessari ed effettuare i pagamenti. Sono in totale 120 le ditte interessate, e non è stato facile ricostruire tutti i passaggi e stabilire con esattezza gli importi. Mi sento di poter dire, visto il lavoro che è stato fatto, che le prime pratiche partiranno la prossima settimana“.

Il Primo Cittadino però precisa: “Spetta alla Protezione Civile chiarire tutta la situazione ed effettuare il pagamento alle ditte, non è il Comune che pagherà“. Sui tempi però non vuole dare anticipazioni, per non alimentare false aspettative. “Sicuramente adesso i passaggi saranno positivi – afferma – e l’ultima ordinanza di Gabrielli da il potere di poter procedere. Sicuramente inoltre verrà erogato al più presto il contributo per l’autonoma sistemazione, così da poter pagare gli albergatori e coloro che ancora non hanno una sistemazione“.

In tempi di crisi come questi, quando vengono effettuati dei pagamenti, bisognerebbe dare priorità a chi se lo merita, a chi deve ricevere un compenso per dei servizi fatti a favore della comunità. Ci sembra paradossale che tanti, che hanno contribuito in pochi giorni alla rinascita di una città che sembrava in ginocchio, debbano aspettare anni per ricevere quanto gli spetta. È un sistema che ci trascina ancor di più nella disperazione e nella crisi.

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