A Reggio Calabria si è tenuta la manifestazione conclusiva del Progetto territoriale denominato “Sport è pace”

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Nella mattina di mercoledi 25 gennaio presso la struttura “Pagoda” sita in via Frangipane in Reggio Calabria si è tenuta la manifestazione conclusiva del Progetto territoriale denominato “Sport è pace”, ideato e sviluppato dal Coni point di Reggio Calabria sotto il coordinamento del delegato provinciale avv. Giuseppe Lombardo, coadiuvato dalla segretaria dott.ssa Rosalba Assumma. Il progetto era stato strutturato con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale di una pluralità di giovani appartenenti a diverse etnie e dimoranti nella provincia di Reggio Calabria, facendo leva sulle molteplici potenzialità positive proprie dell’attività sportiva. Prima tra tutte la capacità di creare sinergie e cooperazione, basilare tassello di una effettiva integrazione nel tessuto sociale. Ma non solo. Altra caratteristica della partecipazione ad una disciplina sportiva è invero costituita dalla necessaria adesione ad un sistema di regole precostituite il cui rispetto è essenziale per la buona riuscita della pratica sportiva. Concetto, questo, che una volta introitato, anche attraverso lo sport, può costituire il primo gradino della costruzione di quel senso civico di disciplina e di osservanza delle norme che è indispensabile in un sistema ispirato alla legalità. Per un intero mese il Maestro Angelo Surfaro, fiduciario del delegato provinciale, ha curato a tutto tondo la formazione sportiva di circa cinquanta giovani extracomunitari con il coinvolgimento del Centro di accoglienza di Melito Porto Salvo diretto dalla dott.ssa Malaspina. In questa attività il maestro Surfaro, al quale va tributato un particolare plauso per la dedizione e l’impegno profusi, si è giovato altresì della impagabile collaborazione del presidio provinciale dell’Unicef nelle persone delle dott.sse Rossella Barillaro, Angela Agostino e Maria Rosaria Logozzo, nonché della entusiastica partecipazione del dott. Pietro Marino, Presidente del comitato Unicef Reggio Calabria. La manifestazione, che ha portato brillantemente a compimento l’importante progetto, ha innanzitutto regalato ai partecipanti una preziosa giornata di “normalità”, in cui potersi sentire realmente “parte” del territorio e della sua comunità e in cui la paura ha ceduto il passo alla fiducia nell’altro essere umano e nella possibilità di una vita migliore. Ma oltre a ciò la manifestazione, svoltasi alla presenza del Comune di Reggio Calabria nella persona del consigliere comunale delegato Giovanni Latella, della Scuola Regionale dello Sport nella persona del direttore prof. Mimmo Albino, del Panathlon nella persona del governatore dr. Antonio Laganà, del prof. Giuseppe Pellicone, già vice presidente mondiale della fijlkam e dell’intero staff del Coni nelle persone dei proff. Aldo Rositano, Maria Geraci, Luigi Barbarello, coordinati dal prof. Riccardo Partinico, ha altresì contribuito a porre i giovani partecipanti a diretto contatto con i rappresentanti delle Istituzioni, così da iniziare ad acquisire, oltre al senso dell’ossequio delle regole, anche quello più ampio del rispetto delle Istituzioni stesse. Significativo il commento dell’avv. Lombardo che ha chiosato l’evento osservando che “quest’oggi abbiamo celebrato non l’emarginazione, bensì l’inclusione ed esprimo l’auspicio che nel solco di questa nostra iniziativa della provincia di Reggio Calabria, possano originarsi analoghe esperienze su tutto il territorio nazionale, con le quali ripetere proficuamente quell’intreccio di mani e di popoli al quale ciascuno di noi oggi ha contribuito”.

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