Arrestato il pluriomicida Edgardo Greco: lo ‘ndranghetista era latitante da 17 anni, faceva il cuoco in Francia | DETTAGLI

Il pluriomicida Greco Edgardo è stato arrestato in Francia dopo 17 anni di latitanza: lavorava come cuoco a Sant’Etienne

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Oggi, 2 febbraio 2023 a Sant’Etienne, in Francia, è stata data esecuzione al mandato di arresto europeo nei confronti di Edgardo Greco, latitante dall’ottobre del 2006. Il mandato era stato emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro in data 16 maggio 2014, in relazione all’ordine di carcerazione, datato 4 aprile 2014, per la esecuzione della pena dell’ergastolo a carico di Edgardo Greco, in ordine al duplice omicidio di Stefano e Giuseppe Bartolomeo consumato a Cosenza il 5 gennaio 1991 e per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro avvenuto in Cosenza il 21 luglio 1991, maturato nell’ambito della guerra di mafia, fra la cosca sinteticamente definita “PINO – SENA” e quella sinteticamente definita “PERNA – PRANNO”, che ha insanguinato il territorio cosentino nei primi anni 90.

Edgardo Greco, è stato individuato in Sant’Etienne (Francia), all’esito dell’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in specifici procedimenti riguardanti la procurata inosservanza della pena, e svolta dai Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, che nella fase finale hanno operato congiuntamente a personale delle unità catturandi (FAST) italiana e francese e dell’Unità I-CAN dello SCIP del Ministero dell’Interno.

Edgardo Greco – affiliato alla ‘ndrina PERNA-PRANNO egemone a Cosenza e provincia come accertato nell’esito del p.p. c.d. “Garden”, conclusosi alla fine degli anni 90 –  all’esito dei diversi gradi di giudizio del maxi processo c.d. “Missing”, è stato ritenuto corresponsabile dell’imboscata costata la vita, il 5.01.1991, ai fratelli Stefano e Giuseppe Bartolomeo, i quali, in quanto ambivano ad una maggiore “autonomia” e considerazione nell’ambito delle cosche cosentine, sono stati trucidati  a colpi di spranga, all’interno di una pescheria all’epoca nella disponibilità dei fratelli Mario e Pasquale Pranno, e i loro cadaveri venivano fatti sparire e mai più ritrovati.

Greco risulta latitante da oltre 16 anni, poiché irreperibile sin dal 10 ottobre 2006, quando si è sottratto all’esecuzione della misura cautelare in carcere, emessa dal GIP distrettuale di Catanzaro, nell’ambito del maxi processo c.d. “Missing”, che ricostruiva alcuni dei fatti di sangue che hanno caratterizzato, nei primi anni 90, il cruento scontro tra il clan “PINO – SENA” e il clan “PERNA – PRANNO”.

L’attività investigativa, coordinata della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia, e svolta dai Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, è stata avviata nel dicembre 2019, è si è sviluppata attraverso mirati accertamenti finalizzati ad ricostruire la rete di appoggio su cui potesse contare il Greco, risalendo, quindi, alla presenza del latitante in Francia a Sant’Etienne.

‘Ndrangheta, Occhiuto: “grande impegno dello Stato contro criminalità organizzata”

“La cattura del latitante di ‘ndrangheta Edgardo Greco, irreperibile dal 2006, sottolinea il grande impegno che in questo momento lo Stato sta dispiegando nel contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata. Non posso che esprimere soddisfazione per questa brillante operazione internazionale, a cui hanno dato un grande contributo i carabinieri di Cosenza, che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. A loro rivolgo il mio personale apprezzamento, quello della Regione che governo, e soprattutto la gratitudine dei calabresi, che aspirano a un futuro sempre più libero da ogni condizionamento mafioso”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Le immagini dei Carabinieri che hanno individuato Edgardo Greco a Sant’Etienne (FR) | VIDEO

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