La Polisportiva Nino Romano supera 3-1 la Volley Academy WeKondor Catania

Successo e sorrisi per le "RomaNine" che superano 3-1 (25-10 / 25-7 / 23-25 / 25-10) la Volley Academy WeKondor Catania

StrettoWeb

Si cercava la prestazione che potesse regalare il successo pieno ma anche far respirare nuovamente di sorrisi il volto delle “RomaNine”, dopo la delusione per il mancato accesso alla Final Four di Coppa Sicilia. Contro le giovanissime della Volley Academy WeKondor Catania – costituita in gran parte da Under 16 (classe 2007) – è arrivato un 3-1 (25-10 / 25-7 / 23-25 / 25-10) finale al termine di una gara dai due volti molto differenti, lontani nel modo di leggerla ed interpretarla, quasi fossero totalmente altre le protagoniste alternatesi sulla superficie lucida del “PalaCiantro”, sia sponda mamertina che etnea.

Starting players per la Romano con Stefania Fleres in regia, suo opposto Rosa Imperiale, centrali Claudia Puglisi e Ilenia Vallefuoco, laterali Angela Bertè e il capitano Giorgia Cuzzocrea, libero Marianna De Luca, 1° allenatore Mauro Maccotta, 2a allenatrice Federica Lo Duca. Risponde la WeKondor con Magdalena Mazzerbo in regia, suo opposto Elisabetta Spampinato, centrali Beatrice Marano e Viviana Lo Piccolo, laterali Marta Radicella e la milazzese Alice Impellizzeri, libero Ketty Aiello. 1° allenatore Maurizio Garozzo, 2a allenatrice Valentina Franceschetto. Piccola curiosità: tra le file delle ospiti, lieta presenza quella della mamertina Alice Impellizzeri, atleta cresciuta nell’altra società cittadina dell’ASD Volley ’96.

Primo set che si racconta attraverso un break di diciassette punti, durante il turno di servizio propiziatorio di Stefania Fleres, le avversarie incapaci di reagire ed errori in successione, nel finale di set delle padrone di casa che consentono alle catanesi di risalire, nonostante i pochissimi palloni messi a terra, fino al 25-10 finale.

Anche nel secondo parziale gara a senso unico, sin dalle prime fasi di gioco, con un break di undici punti, sempre con Stefania Fleres al servizio, e quello di fatto conclusivo, liberato prima da un tocco misto di esperienza, tecnica e intelligenza di Alessandra Musicò e poi perfezionato dalla stessa nel proprio turno di battuta.

Nel terzo set la Romano spegne la luce e la WeKondor sale alla ribalta. Mister Garozzo registra la ricezione e, in prima linea, ne giovano soprattutto la centrale Viviana Lo Piccolo e gli innesti della schiacciatrice Sofia Pecoraro e del cambio al palleggio Amalia Carnevale, classe 2008. Le mamertine partono male e sono costrette ad inseguire per diversi tratti del parziale fino alla parità raggiunta sul 17-17.  Le ospiti scappano ancora avanti fino al 20-23. Ancora una volta le ragazze di mister Maccotta riescono ad impattare (23-23) fino al doppio errore di Rosa Imperiale prima – da posto due non colpisce bene la sfera spedendola sulla rete – e di Angela Bertè poi – cerca il diagonale profondo ma la palla finisce abbondantemente out.

La panchina tutta delle mamertine comprende il momento di difficoltà e, nel quarto set, si stringe alle atlete in campo, facendo sentire la propria vicinanza. Si rivede la vera Romano con un copione molto simile a quello dei primi due set. A chiudere la gara Stefania Fleres e ancora con un servizio incisivo che affonda definitivamente la ricezione avversaria.

Menzione particolare a fine gara per la centrale Claudia Puglisi, migliore realizzatrice sponda mamertina, e la solita Rosa Imperiale, nonostante non fosse al meglio della condizione, mentre per la Kondor, buona la prestazione di Viviana Lo Piccolo e Sofia Pecoraro.

Simone Lo Duca al commento tecnico durante la web cronaca di Universo Messina: “continua attenzione della Romano anche nei momenti in cui i primi due set sembravano ormai chiusi. Si è sbagliato pochissimo in battuta, malgrado si sia forzato parecchio. La squadra avversaria è stata poco incisiva in attacco con un solo pallone messo a terra. Nel terzo set, al di là delle singole prestazioni della Kondor delle quali vorrei sottolineare quella della Lo Piccolo, c’è stata una riscossa collettiva delle ragazze catanesi che hanno aumentato i giri del motore soprattutto in ricezione ma anche in attacco.

Di contro, la Romano è scesa paurosamente sia nelle percentuali di ricezione che di attacco. In più ha messo dentro qualche errore al servizio, a differenza dei primi due set. Un parziale un po’ la chiave di lettura del campionato della Romano. Nel quarto set tutto abbastanza semplice come nei primi due. In definitiva, non conta contro chi giochi ma conta come giochi. Quando alzi il ritmo, sei concentrato e riesci a far entrare bene la ricezione, riesci a giocartela contro chiunque. Il problema, purtroppo, sono i cali di concentrazione come nei due set persi contro l’SSD UniMe e nel terzo parziale oggi. Occorre stare semplicemente sempre sul pezzo e in questo mister Maccotta lavora tantissimo  e certamente arriveranno i frutti. Dall’altro lato, una squadra giovane con meno punti raccolti di quanto merita e ricco di ragazze che possono avere un futuro in questa disciplina sportiva.

Mister Maurizio Garozzo: “quanto accaduto oggi è una costante che al momento ci sta accompagnando. Questo è un gruppo giovanissimo formato da tante componenti nuove che si conoscono da pochi mesi. Stiamo cercando di lavorare proprio per superare questi momenti che caratterizzano le difficoltà. Probabilmente questo campionato è un po’ sovradimensionato rispetto alle nostre caratteristiche, anche perchè durante la settimana, in Under 16, facciamo delle partite che non ci permettono di giocare e poi, in realtà, in serie C facciamo delle partite che non ci consentono di esprimere il nostro potenziale proprio perchè non riusciamo a contrastare formazioni come la Nino Romano“.

Maurizio Garozzo prosegue soffermandosi sulle difficoltà del lavoro svolto: “lavorare tutta la settimana con giovani atlete non è facile, soprattutto a livello caratteriale, emotivo, fanno una grande fatica a mantenere alta la concentrazione e dei ritmi importanti. Per fortuna, sono abituato a lavorare con giovani atlete perchè, nella mia carriera, ho lavorato solo con giovani atlete; quindi, non mi trovo molto in difficoltà ma sono consapevole che ci sono momenti che passiamo out ma anche che ci saranno dei momenti, che stanno per arrivare, in cui saremo in; li aspetto con ansia. Le ragazze sanno che stanno lavorando molto bene in palestra. Non è la serie C lo specchio di quello che vogliamo fare. La serie C è solo un campo di prova. Questo set che siamo riusciti a portare a casa sembra poca roba ma per noi un grande risultato e dobbiamo sempre ripartire da questo. Negli altri tre set la Romano ha fatto ciò che doveva; noi abbiamo provato ad opporre resistenza ma era veramente complicato”.

Alice Impellizzeri: “la  mia esperienza a Catania è iniziata la scorsa stagione. Sta proseguendo con ottimi risultati. Le giovanili che sono i nostri obiettivi da inizio anno stanno proseguendo secondo programma. Vivere lontano dalla mia famiglia è complicato. Ci sono pro e contro; però non sono la sola. Sono lontana dalla mia famiglia ma ne ho trovata un’altra e mi trovo benissimo; diversamente non sarei qui. Su questa gara è giusto fare i complimenti alla Romano: vittoria meritatissima, complimenti davvero! Ci hanno tenuto testa su ogni pallone; noi un po’ meno nonostante il nostro impegno e, nel terzo set, si è visto anche nel risultato. Ci abbiamo provato però le avversarie erano davvero molto forti”.

Stefania Fleres: “nel terzo parziale c’è stato un calo mentale. Probabilmente hanno inciso i primi due set vinti con facilità. Siamo anche giovani e questa è una componente da non trascurare; spesso ci capita quanto accaduto oggi. Speriamo di risolvere questo aspetto che ci trasciniamo dietro. Sicuramente, nel terzo set, sono mancate un po’ di battute efficaci che, invece, ci hanno aiutato molto nei primi due set. E’ calata la concentrazione. Il quarto set non è andato benissimo come i primi due ma siamo riusciti comunque a cavarcela”.

Prosegue la palleggiatrice della Romano: “quando non entra la ricezione è un problema perchè mette in difficoltà alcuni meccanismi che ne risentono. Con Claudia (Puglisi) ci stiamo lavorando, anche se spesso non abbiamo problemi d’intesa. A volta capita trovarsi fuori tempo. E’ normale; anzi, dobbiamo pian piano riuscire a gestire molto meglio la ricezione proprio quando non è perfetta”.

Si fa sentire ancora non aver conquistato la Final Four di Coppa Sicilia: “ammetto che ci tenevamo. Ci siamo rimaste male, ovviamente. Adesso, il nostro obiettivo è un altro. Ci siamo lasciate quel momento alle spalle; adesso puntiamo ad andare avanti dando il meglio di noi”.

Mister Mauro Maccotta: “le ragazze sapevano che oggi avremmo affrontato una squadra molto giovane e, come tale, capace di fare tutto e il contrario di tutto. Dare modo di esaltarsi, di crederci, significa metterle su un treno che va veloce. Nei primi due set abbiamo interpretato nel modo corretto quanto occorreva fare, mentre nel terzo set siamo scese in campo con quell’atteggiamento di sufficienza pericoloso e loro sono state brave ad abbassare tantissimo il numero dei loro errori. Le avversarie hanno delle potenzialità importanti, esprimendo dei momenti buoni di pallavolo; hanno poca continuità ma ci abbiamo pensato noi con errori al servizio, in ricezione, ma soprattutto è un problema – ed è solo questo – di consapevolezza di come funzioniamo noi stessi, la pallavolo, il gioco che richiede, a prescindere da tecnica e tattica, un approccio mentale completamente diverso.  E’ il nostro grande limite: non riusciamo a mantenere la continuità che serve quando serve. Siamo capaci di fare cose bellissime e poi, invece, ci perdiamo nella foresta degli errori, della sufficienza, della pochezza. Posso sbagliare ma devo avere la consapevolezza dell’errore, della giocata fatta bene, di quello che funziona o meno.

A volte, questo ci manca. Il mancato accesso alla Final Four ha lasciato una bella cicatrice. La conquista di un obiettivo che maturi strada facendo fa sempre bene. Esseri arrivati a pochissimo e non esserci riusciti fa male. Abbiamo fatto bene nella prima parte del torneo mentre poi abbiamo commesso degli errori; ma siamo sempre lì, tra le prime tre della classifica e fino alla fine ci potremo giocare tutto se riusciremo a credere un po’ di più in quello che siamo, a compattarci nei momenti di difficoltà invece di disgregarci. La Final Four è andata via per questo motivo; semplicemente perchè, appena siamo andati in difficoltà, il panico ci ha sommersi. A questo gruppo manca sola la consapevolezza e la determinazione nel determinare se stessi. Non c’è nessuno che può venire a risolverci i problemi, ma li dobbiamo risolvere noi”.

Sulla prestazione dei singoli, continua mister Maccotta: “sono due settimane che non riusciamo ad allenarci tutti insieme. Alcuni problemi fisici ci hanno impedito di avere continuità. Ho cercato di far riposare Rosa (Imperiale) che senza dubbio è una delle pedine più importanti che abbiamo in termini di attacco. Però, Rosa fa giocate eccezionali perchè palleggiatrice e centrali la lasciano con muro a uno o addirittura senza. Dietro c’è un libero, un ricevitore che li mette in condizione, li davanti, di fare le scelte migliori. E’ il sistema che funziona e i singoli vengono esaltati da un sistema che funziona e noi non riusciamo a farlo funzionare costantemente. Non me la sento di sottolineare la prestazione delle singole atlete. Quando il sistema non funziona, difficilmente riesce a risolvere la singola. Siamo una squadra e ciò che facciamo lo facciamo come team. La stessa Claudia (Puglisi), la migliore centrale della serie C, riesce bene grazie ad una squadra che lavora per lei. Colgo l’occasione per fare gli auguri alla nipotina proprio di Claudia, appena nata. Benvenuta ad Alice!”. Hanno arbitrato l’incontro Claudio Maimone (1° arbitro) e Sebastiano Rizzotto (2° arbitro).

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