Reggio Calabria: “l’eliminazione delle ringhiere del Tempietto sarebbe un errore”

Il pensiero espresso da Domenico Nava, Presidente dell'Associazione Culturale "Sensazioni Emergenti", sulla vicenda delle ringhiere del Tempietto

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“Credo che sia utile, quanto un dovere unirsi alle prime lamentele in merito alla poca attenzione che purtroppo l’amministrazione comunale pone alle varie opere e siti culturali della nostra città. Per cui come presidente dell’associazione culturale “Sensazioni Emergenti”, che in diverse occasioni ha sviluppato la propria attività presso l’Archivio di Stato e la biblioteca comunale, in simbiosi con la storia dei luoghi, mi sembra doveroso dichiarare sperando in effetti di essere smentito, che l’eliminazione delle ringhiere in zona Tempietto una volta ultimato il restauro, sarebbe senz’altro un errore ed un’imperdonabile sgarbo alla parte storica del luogo”. E’ questo il pensiero espresso da Domenico Nava, Presidente dell’Associazione Culturale “Sensazioni Emergenti”, sulla vicenda delle ringhiere del Tempietto, su cui anche Fondazione Mediterranea ha detto la sua nella giornata odierna.

“Già la mancanza di cura dei luoghi come Mura Ellenistiche, Parco Collina degli Angeli, la stessa salita delle Cento scale, così come il sito archeologico del Trabocchetto sono dimenticanze, che poi determinano interventi molto più costosi, privando intanto dell’opportunità di visitarli e suggerirli a turisti e cittadini – si legge ancora – Pensiamo alla spesa di 44.000 euro per riprendere la zona del sito Griso-Laboccetta che con molto meno, se vi fosse stata un’adeguata manutenzione, poteva essere preso in carico da associazioni. Solo il pensare che le ringhiere che hanno un fascino particolare e rendono il contesto anche particolare, oltre che sicuro ai passanti, sembra assurdo. Pur vero che siamo abituati agli assurdi, basti pensare alle gare annullate delle Tre Fontane con lavori fermi da anni e a quelli del Parco Baden Powell, un sito che avrebbe dovuto essere sempre e comunque area cittadina e ludica dei bambini, oggi uno scempio totale. La cultura e quindi il turismo dovrebbero essere le parti trainanti d’ogni amministrazione, ecco che il nostro grido di allarme è più che giustificato”, conclude Nava.

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