Reggio Calabria, cittadini del Rione G in trappola: “in caso di terremoto, come potremmo evacuare?” | FOTO

  • Rifiuti Rione G
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StrettoWeb

Una montagna di rifiuti blocca la strada e nessuno interviene a rimuoverla. Durante i giorni dell’Esercitazione Sisma dello Stretto 2022 aumenta la paura dei cittadini del Rione G di Reggio Calabria: “in caso di terremoto, come potremmo evacuare?”

Nelle ultime ore un residente del Rione G aveva segnalato la presenza di una montagna di rifiuti che occupa l’intera strada, rendendo impossibile il transito a persone e veicoli. Un altro nostro lettore, indignato per la situazione presente, ha contattato la redazione di StrettoWeb per farsi portavoce delle preoccupazioni dei residenti. Durante i giorni dell’Esercitazione Sisma dello Stretto 2022, infatti, appare chiaro come i cittadini del Rione G siano praticamente in trappola: in caso di terremoto, la loro procedura di evacuazione risulterebbe molto complicata.

I rifiuti si sono riversati in strada a causa del cedimento del muro di un rudere pieno di spazzatura. “Allo stato attuale e da giorni che la via B del Rione G risulta ostruita da vari rifiuti che impediscono il transito dei mezzi e delle persone all’interno del rione – sottolinea il nostro lettore – Il tutto viene aggravato dal fatto che avviene in contemporanea all’Esercitazione Sisma dello Stretto 2022: immaginate voi, un terremoto in questo momento, come viene evacuata la popolazioni residente all’interno del quartiere se la via principale risulta ostruita?“.

La zona è stata recintata con un nastro che porta il marchio della Polizia Municipale, ma non basta. “Le operazioni di pulizia, ci segnalano, sono iniziate da due giorni, ma oggi non risulta nessun operatore che ripristini la funzionalità della via. – aggiunge con amarezza il cittadino – Si vede che l’Amministrazione comunale e tutti gli organi dello Stato non ritengono che questa via e la popolazione che vi risiede siano abbastanza importanti da ripristinare una via di fuga in modo immediato. Aspetteranno per riprendere i lavori, di sicuro, dopo il fine settimana. Speriamo che questo evento porti a una presa di coscienza da parte degli organi dello Stato, per far si che questa situazione di degrado e rischio igenico-sanitario che è presente in tutto il rione venga risolto nel più beve tempo possibile“.

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