Ponte sullo Stretto, che scontro! M5S: “fate solo demagogia”. La Lega risponde: “polemica strumentale”

Scontro a distanza tra Movimento 5 Stelle e Lega sul Ponte sullo Stretto

StrettoWeb

Il partito dei “no” ha detto ancora “no”. Non che questo meravigliasse qualcuno, sia chiaro, ma di certo l’uscita in questione sembrerebbe un tantino fuori luogo (e fuori tempo) a dispetto di un periodo, quello attuale, in cui c’è invece l’intenzione di correre, di andare avanti, di svilupparsi attraverso lavoro e infrastrutture, e non attraverso sussidi e “no” ideologici che fanno male. E’ scontro M5S-Lega sul Ponte sullo Stretto. Il leghista Salvini, Ministro delle Infrastrutture, spinge sulla grande opera, come spiegano le parole di queste settimane e la riattivazione della Società Stretto di Messina. E poi arriva il Movimento 5 Stelle, tramite una nota dei deputati in commissione Trasporti e Telecomunicazioni, che ribadisce quelle che sono state le sue perplessità di sempre: “Le sparate di questi giorni del ministro Salvini sul Ponte sullo Stretto sono l’ennesimo esercizio di demagogiahanno detto – Per ora sappiamo soltanto che dal 1981 ad oggi parlare di quest’opera ci è costato un miliardo di euro tra analisi inconcludenti, perizie e burocrazia varia. Il governo produca meno proclami e squilli di fanfare e ci dica che visione ha per il Sud a livello per le infrastrutture del Sud. Parlare in loop solo di un ponte su cui ci si interroga da decenni non darà nessun riscatto infrastrutturale al Sud”.

“La società Stretto di Messina Spa, di cui il governo ha annunciato la riattivazione – proseguono i deputati M5S nella nota – è una macchina mangiasoldi che ai cittadini negli ultimi anni è costata la bellezza di 1500 euro al giorno. Soprattutto, l’ultimo studio sulla fattibilità tecnica e ingegneristica del ponte commissionato dall’ex ministro Giovannini non ha ancora sciolto tutti i nodi su quale sia la via più adatta da percorrere, visto che sia la soluzione a campata unica sia quelle a più campate presentano numerose incognite. Come Movimento 5 Stelle però vogliamo fare un ragionamento più ampio, uscendo dallo schema ponte sì/ponte no. Il Meridione – affermano i 5 Stelle – paga un gap impressionante a livello infrastrutturale proprio perché per anni nel dibattito si è data priorità solo a opere come questa, trascurando interventi più impellenti e necessari”.

Non si è fatta attendere la risposta della Lega: “Il Ponte sullo Stretto è una priorità per la Sicilia e per l’intero Paese. Dal Movimento 5 Stelle la solita polemica strumentale. La riattivazione della società Stretto di Messina, con il riavvio di un percorso cominciato 54 anni fa, permette adesso di passare dalle parole ai fatti. Il centrodestra, senza perdere di vista quelle che sono le altre esigenze del territorio, ha l’ambizione di realizzare il Ponte proprio perché rappresenta un’opera fondamentale e strategica. E, finalmente, grazie al pragmatismo del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e dell’attuale governo, sarà possibile concretizzare il progetto e rendere la Sicilia protagonista”. Così i senatori della Lega in commissione Ambiente, Transizione ecologica, Energia, Lavori pubblici, Comunicazioni e Innovazione tecnologica Nino Germanà, Tilde Minasi e Manfredi Potenti. Fa sicuramente specie che sia un partito “nordista” a spingere per un’opera che avvantaggerebbe sì l’Italia, ma che verrebbe realizzata in quel Sud che fino a qualche anno fa veniva snobbato. E fa specie che i “contrari” provengano invece da un partito a trazione meridionale, supportato (anche alle ultime elezioni) per gran parte dalle Regioni del Sud.

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