Reggina, Lillo Foti ricorda Bruno Bolchi e quella “chiamata” nel ’99: “Presidente, preparo la valigia e arrivo…”

StrettoWeb

Oggi il mondo del calcio piange Bruno Bolchi, figura storica per la Reggina, che ha conquistato la prima storica promozione in Serie A proprio con lui in panchina. A ricordarlo ai microfoni di StrettoWeb è l’ex Presidente amaranto Lillo Foti

Mondo del calcio in lutto, quest’oggi, per la morte di Bruno Bolchi. “Maciste”, così era soprannominato, aveva 82 anni e oggi fa piangere un po’ tutta l’Italia del pallone, da Nord a Sud. Per il passato soprattutto all’Inter e al Torino da calciatore e per quello da allenatore sparso per tutta la penisola, così come sullo Stretto. Tre esperienze diverse con il Messina e due con la Reggina, di cui la seconda e ultima che resta impressa per sempre nella storia amaranto. Bolchi, infatti, è stato chiamato in panchina dall’allora Presidente Foti per sostituire Gustinetti, esonerato a 6 giornate dal termine della stagione ’98-’99, quella che ha poi condotto per la prima volta Giacchetta e compagni in Serie A.

Ed è lo stesso Lillo Foti, ai microfoni di StrettoWeb, a ricordare la figura dell’ex allenatore: “è una notizia che ci addolora”, esordisce l’ex Presidente della Reggina ai nostri microfoni. “Bolchi è stato un personaggio importante in un momento storico della Reggina. Ha dato il suo grande contributo a quello che è stato il successo più importante della storia, la conquista della Serie A. L’ha raggiunto con grande umiltà e disponibilità, rispondendo alla richiesta della società nel venire a dirigere la squadra nell’ultimo mese e mezzo. Siamo stati di fronte a un grande professionista, una persona di poche parole ma per quello che lo ricordo anche con un grande sorriso e con una grande disponibilità a dare un aiuto a tutti quanti. Sento il bisogno di porgere le condoglianze a moglie e figli ricordando sempre Bruno Bolchi per quello che in quel periodo ci ha dato come partecipazione, con il suo modo di fare”.

Non può mancare, a tal proposito, un passaggio proprio su quel momento topico: fuori Gustinetti, Foti pensa subito a Bolchi in via emergenziale per trasmettere tranquillità e isolare il mondo esterno verso la conquista dello storico traguardo. E l’ex Presidente amaranto racconta quella chiamata: “ricordo il giorno che io avevo detto ai miei che l’unica persona che avrei chiamato per dare un contributo in quel momento sarebbe stato Bruno Bolchi. Mi ricordo che lo chiamai al telefono, lui era a casa sua a Montecatini, gli chiesi la disponibilità a dare una mano e lui mi disse: ‘Presidente, il tempo di preparare la valigia e il primo aereo che c’è da Pisa sono a Catania, se manda qualcuno a prendermi ci vediamo a Reggio'”.

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