Panico a Favazzina per un dust devil sulla spiaggia: sfiorata una strage nel pomeriggio di Ferragosto

StrettoWeb

Momenti di panico nel pomeriggio di Ferragosto a Favazzina per un improvviso dust devil che ha rischiato di provocare una strage

Poteva essere una strage: nel pomeriggio di Ferragosto, intorno alle ore 16:00 sulla spiaggia di Favazzina s’è formato un improvviso “dust devil“, un diavolo di sabbia, che ha scatenato il panico sul litorale dove si trovavano migliaia di persone per godersi un Ferragosto di relax. Il fenomeno meteorologico, imprevisto e imprevedibile che s’è formato con condizioni di cielo completamente sereno, è stato caratterizzato da un vento improvviso e furioso che ha ha divelto tutti gli ombrelloni dalla spiaggia sollevandoli in aria per circa 10 metri e facendoli roteare in aria.

In spiaggia s’è scatenato il panico: i bagnanti hanno cercato di proteggersi dai detriti trasportati dal forte vento, soprattutto dagli ombrelloni ma anche lettini e altri oggetti tipici della spiaggia d’estate. Dopo pochi minuti il fenomeno s’è calmato e, tra i sospiri di sollievo, accertato che non c’erano feriti, ognuno ha iniziato a dare la caccia ai propri oggetti trasportati dal vento, recuperati in alcuni casi dopo oltre un’ora di ricerca anche a 300-400 metri di distanza.

Cos’è un Dust Devil

La forma dei Dust Devil richiama molto quella delle comuni trombe d’aria, tuttavia le dimensioni sono solitamente molto più piccole e l’altezza del cono di sabbia e polvere non si eleva oltre i 300-500 metri di altezza. Non è il caso dell’episodio israeliano, dove il Dust Devil è stato davvero enorme e insolito. La peculiarità di questo strano e bizzarro fenomeno atmosferico sta nel fatto che la sua formazione di solito avviene in condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso, non essendo collegato ad alcuna nube o temporale di passaggio. La sua formazione è causata da un forte surriscaldamento della superficie di un suolo secco, caldo e pieno di polvere che, in presenza di una piccolissima depressione sovrastante, genera un mulinello di aria che può crescere in dimensioni e in potenza, sollevandosi verso l’alto. L’aria surriscaldata, essendo meno densa, tende ad ascendere verso l’alto aspirando al contempo altre masse d’aria dall’ambiente circostante che vanno ad ampliare il vortice.

L’afflusso di aria relativamente calda dalle aree circostanti mantiene in equilibrio il vortice e lo amplia ulteriormente, tanto che durante la sua corsa il “Dust Devil” è in grado di raccogliere e aspirare sabbia, polvere, pulviscolo e altri piccoli oggetti. Quando il vortice arriva su una superficie relativamente fredda, come un prato o un’area in grado di schermarlo, non ha più l’energia e il tempo per riscaldare la nuova aria e quindi. L’equilibrio si rompe, ciò comporta la morte e il definitivo dissipamento del piccolo vortice. I “Dust Devil” sono molto frequenti durante la stagione calda in tutte le grandi aree desertiche del pianeta, dal Sahara, ai deserti della Giordania, Siria, Iraq, Arabia Saudita e Kuwait, fino al deserto del Gobi o in quelli dell’entroterra australiano. “Dust Devil” molto imponenti sono comuni, durante il periodo estivo, lungo i grandi deserti interni del sud-ovest degli USA, fra gli stati del Nevada, California, Arizona e ovest del Texas, dove molto spesso questi vortici di polvere e detriti possono raggiungere i 550-600 metri di altezza nei casi “clou“, causando non pochi disagi per persone e cose.

I “Dust Devil” si verificano anche su Marte

Ma i “Diavoli di polvere” di enormi dimensioni sono comuni e frequenti anche sulle superfici desertiche di Marte. La loro formazione è analoga a quella dei loro cugini terrestri. Nel corso degli ultimi due decenni varie sonde e rover sono riuscite a filmare il passaggio di questi vortici sopra le desolate lande marziane, fra lo stupore dei ricercatori. Le prime foto di un “Dust Devil marziano” risalgono al 1970 ad opera della sonda Viking in missione sul pianeta rosso. Nel 1997 toccò al Mars Pathfinder rilevare il passaggio di diavoli di sabbia nelle sue vicinanze, a poca distanza dalla sua postazione. Più recentemente è stato il rover Opportunity a fotografare un dust devil sul suolo marziano. Secondo queste rilevazioni le dimensioni dei Diavoli di sabbia marziani possono essere fino a 50 (o anche più) volte maggiori in ampiezza e 10 volte maggiori in altezza, rispetto a quelli terrestri. Insomma quelli di Marte sono dei veri e propri giganti a confronto con quelli del nostro pianeta. Alcuni di questi possono precedere la formazione di grandi tempeste di sabbia che spesso su Marte riescono ad offuscare un intero emisfero per settimane. Sovente, sul pianeta rosso, le tempeste di sabbia si sollevano dalle regioni polari e spazzano l’intero emisfero marziano offuscandolo quasi completamente. Le notevoli differenze di temperatura che si verificano durante l’estate generano spesso dei venti che si muovono con velocità superiore ai 300-400 km/h. Queste immense tempeste coprono per alcuni mesi l’intero pianeta sino a sommergerlo sotto uno velo di polvere.

Condividi