Messina, Gioveni: “rafforzare l’organico della Polizia Municipale”

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Messina, le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni

“La paralisi viaria di ieri in cittá certamente aggravata stavolta da altri fattori e il periodo da bollino rosso che comunque si verifica alternativamente in agosto già peraltro ricco di manifestazioni, non può non far riflettere ancora una volta sulla necessità di implementare il nostro esiguo Corpo della Polizia Municipale!”

A pronunciarsi in questi termini è il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, che più volte in passato ha sostenuto questa tesi anche in Aula, lanciando anche diverse proposte, non ultima quella di richiedere al Governo il conferimento dei poteri speciali rappresentando Messina una autentica servitù di passaggio.

Certamente apprezzabili le intenzioni del sindaco Basile di rafforzare l’organico del Corpo e non solo con il varo di nuovi concorsi previsti nel nuovo piano triennale delle assunzioni – dichiara Gioveni – ma specificatamente per la polizia municipale servono nell’immediatezza altre soluzioni.

Oltre a garantire la continuità lavorativa ai 46 agenti in servizio il cui contratto scadrà il prossimo 31 ottobre e che consentirá loro, attraverso la legge Madia, di ottenere la tanto agognata stabilizzazione – prosegue il consigliere – diventa oltremodo imprescindibile trovare anche una soluzione giuridica plausibile per i pochissimi idonei della graduatoria rimasti fuori, certamente desiderosi e meritevoli di dare il loro contributo per la città.

Mi auguro vivamente – conclude Gioveni – che la sensibilità da sempre dimostrata anche in passato dal sindaco Basile in tema di personale (tanto da indurlo anche a trattenere per sé la relativa delega unitamente a quella alla polizia municipale), possa in qualche modo fargli tirare fuori dal cilindro, al netto dei futuri concorsi, una soluzione che consenta a breve scadenza di completare le assunzioni della vigente graduatoria entro la data di scadenza di marzo 2023, mettendo in strada le ultime 6 o 7 unità rimaste per dare manforte ai loro validi 46 colleghi a cui sarà comunque necessario dare già da ora le necessarie garanzie di continuità.

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