Reggio Calabria, Iatì chiede verità sui conti del Comune: “disastro è frutto di incapacità amministrativa”

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Il tema caldo, a Reggio Calabria, è sempre quello del rendiconto, la cui proposta di deliberazione è stata approvata dalla commissione consiliare bilancio: le parole di Filomena Iatì

“Ancora una volta il “copione” è stato rispettato. La commissione consiliare bilancio ha approvato, con il solo voto favorevole della maggioranza, la proposta di deliberazione relativa al rendiconto 2021 che sarà sottoposto all’esame del Consiglio Comunale. Posto che la documentazione è stata inviata ai consiglieri comunali il 17 maggio, la convocazione del consiglio dovrebbe essere stabilita non prima del 6 giugno, stante la previsione legislativa. Così, caso più unico che raro, il Comune di Reggio Calabria si distinguerà per essere riuscito ad approvare il rendiconto 2021 dopo quasi 40 giorni dal termine previsto dalla normativa. Il tutto con il placet della Prefettura!”. Comincia così l’intervento su Facebook di Filomena Iatì. Il tema è quello caldo di questi giorni, in merito al rendiconto.

La Iatì pone all’attenzione i numerosi dubbi relativi alla situazione attuale: “da un’attenta analisi – dice – della suddetta documentazione sorgono numerosi dubbi che, nel corso delle commissioni, non sono stati fugati e/o chiariti dalle audizioni dei dirigenti comunali. La cronaca giornalistica ha evidenziato, infatti, che ai consiglieri non state fornite delucidazioni in merito alla scarsa/nulla capacità di riscossione dei tributi del nostro Comune né è stato chiarito se tra i residui attivi sono stati contabilizzati gli importi relativi agli indebiti erogati al personale anche e soprattutto dirigente e non ancora riscossi. Dall’esame del rendiconto è emersa la strutturale deficitarietà dell’Ente relativamente a 5 parametri su 8 che fotografano lo stato di salute precario delle finanze comunali. Le conseguenze di questa deficitarietà ricadranno sui cittadini in quanto il costo dei dis-servizi pubblici deve essere interamente coperto dai tributi comunali (quello per lo smaltimento dei rifiuti urbani deve essere coperto nella misura del 100%). Questo disastro non è “colpa” di una anacronistica definizione dei parametri, storiella diffusa dall’assessore al bilancio, bensì di una conclamata incapacità ed inefficienza tecnica ed amministrativa che la Corte dei Conti Calabria definisce, benevolmente, “confusione amministrativa”!! Insisto nel sostenere che sia sempre più necessaria un’operazione verità sui conti del Comune che solo una ispezione da parte del MEF può oggettivamente assicurare”, continua.

“Le criticità di questa delicata fase, però – spiega – riguardano anche altri due aspetti”:

1) L’approvazione del PEF (Piano Economico Finanziario) Rifiuti, che come riportato nei quotidiani odierni, la Giunta ha provveduto soltanto ieri, ad approvare. La proposta dovrebbe essere discussa ed approvata nelle competenti commissioni consiliari lunedì 30 per poi convocare il consiglio comunale entro il 31 maggio, ossia martedì prossimo? Non si può consentire che tale arroganza politica passi inosservata all’opinione pubblica, perché ancora una volta viene calpestata la dignità dei consiglieri comunali che non sono messi nelle condizioni di partecipare alla condivisione di un documento fondamentale. Ancora una volta i consiglieri comunali sono svuotati delle loro prerogative e il consiglio comunale di Reggio Calabria è trasformato in location per una fiction: ratifica di atti confezionati in pochissimi giorni. Angela Marcianò ha ben evidenziato l’importanza del PEF Rifiuti e quale obiettivo deve perseguire, ovvero quello di attuare le politiche tributarie dell’Ente, attraverso l’individuazione di molteplici scenari, ciascuno dei quali frutto di una scelta ponderata e non il frutto di un automatismo. A Reggio Calabria, non è accaduto, né accadrà nulla di tutto ciò”.

2) Il 31 maggio è inoltre prevista l’adozione del bilancio di previsione 2022/2024. Mi domando, a tal proposito, come si farà fronte alla detta scadenza attesa la dichiarata strutturale deficitarietà dell’ente, oltre al fatto che, dopo i soliti recenti proclami, questa Amministrazione non è ancora riuscita a sottoscrivere con il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi il Patto per Reggio?! Altro mistero sul quale, certamente, la responsabilità del ritardo è da ascrivere all’agenda del Presidente del Consiglio. Il tutto si svolge sotto l’occhio vigile della Prefettura”.

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