Reggio Calabria, rubato il furgone in uso dai volontari di “Casa di Lena”. Marra: “gesto vile”

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Il Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Marra, si è espresso sull’accaduto: “atto danneggia un servizio di prossimità indispensabile per la città e che testimonia il deserto morale degli autori”

Nel corso della notte ignoti hanno rubato il furgone, un Fiorino della Fiat, utilizzato dall’Help Center diocesano “Casa di Lena”. A denunciare l’episodio ai Carabinieri di Reggio Calabria sono stati gli stessi responsabili dell’associazione. “Il furto del furgone in uso all’Help Center diocesano “Casa di Lena” di Reggio Calabria provoca rabbia e sconcerto perché colpisce un servizio di prossimità che riguarda gli ultimi della città”, ha commentato il presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Marra.

Marra stigmatizza l’accaduto, sottolineando che “l’attività per la quale il mezzo era impiegato per le mense itineranti o per la consegna di viveri e beni di prima necessità a senza tetto e disagiati, rappresenta un’azione di volontariato e soprattutto di carità volta a garantire un’attenzione, un abbraccio, e forse un gesto lenitivo ad una solitudine che rende invisibile chi decide di vivere nella marginalità sociale”. “Mi auguro – conclude Marra – che le autorità possano rinvenire e restituire al più presto il furgone all’Help Center, così da garantire un servizio prezioso per quella fetta di comunità che vive un disagio così vincolante”.

Furto furgone “Casa di Lena”, Crea (Circolo Fdi): “un colpo a chi è impegnato al servizio degli invisibili. Un colpo alla città”

“Il rammarico è quello dell’intera comunità di Fratelli d’Italia che conosce l’immenso servizio che i volontari dell’Help Center diocesano “Casa di Lena” profondono in città”: è quanto dichiara il presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, Giuseppe Crea. “Apprezziamo l’inestimabile valore di uomini e donne impegnati a sollevare i disagi di chi vive ai margini della nostra società, garantendo un pasto caldo, una coperta, piuttosto che un semplice gesto di carità. Per questo – continua la nota – il furto del furgone con il quale veniva svolta l’attività, non costituisce solo un colpo per l’Help Center diocesano, ma per l’intera città di Reggio Calabria, che in quella solida e amorevole azione di prossimità riconosce lo spirito che anima la parte migliore della nostra comunità”.

“D’altro canto – conclude Crea – auspichiamo che gli investigatori, al più presto, facciano piena luce sull’accaduto, così che il furgone, strumento indispensabile per l’attività, possa essere restituito ai proprietari e all’utilità sociale per la quale era stato destinato”.

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