Reggina, il Tribunale del riesame si è espresso su Gallo. E intanto c’è chi è uscito (parzialmente) allo scoperto

StrettoWeb

Confermati i domiciliari a Luca Gallo: ora si attende la nomina di un amministratore unico e l’attenzione alla prossima scadenza

Era attesa da giorni la pronuncia del Tribunale del riesame in merito alla misura cautelare nei confronti di Luca Gallo, Presidente della Reggina ai domiciliari dallo scorso 5 maggio. La vicenda era seguita con particolare attenzione in quanto propedeutica alle successive procedure di nomina amministratore e scadenze. In caso di accoglimento, l’imprenditore romano sarebbe potuto tornare operativo, altrimenti sarebbe rimasto tutto com’è attualmente. E così è accaduto. A Gallo sono state confermate misure e reati commessi, dunque rimane ai domiciliari in attesa che la Magistratura faccia il suo corso e si pronunci.

A questo punto, però, la strada è “spianata” affinché l’Avvocato Perna nomini un amministratore unico che possa lavorare sulle scadenze e fare da traghettatore a nuova proprietà. C’è chi intanto da traghettatore sta facendo ed è uscito allo scoperto: è il General Manager Fabio De Lillo, nominato rappresentante legale del club. E’ lui stesso a confessarlo a Gazzetta dello Sport, seppur lo stesso ieri – contattato da StrettoWeb – si sia trincerato dietro un “non inserisca virgolettati, per favore”, rivelando tuttavia che sta facendo il possibile per questo passaggio di consegne in quanto vuole chiudere bene la parentesi reggina. Sulle vicende del Presidente, acqua in bocca, così come per quanto riguarda la cessione. E lo stesso fa alla rosea: sono il rappresentante legale della Reggina, non solo in Lega. Il ruolo che ricopro mi è stato rinnovato anche dallo stesso amministratore giudiziario. Sono un professionista per conto della Reggina, incarico dato in passato dal presidente Gallo, ma non perché amico d’infanzia. Gallo ha creduto in me e poi con lui è nata un’amicizia che non rinnego. Adesso il mio ruolo è quello di traghettatore, cercando di fare in modo che i tanti interessati all’acquisizione della Reggina possano confrontarsi con me e con la stessa Perna. Lavoriamo giorno e notte per trasformare gli interessamenti in qualcosa di concreto”, ha detto.

Sulla figura di Gallo, prosegue, questa “è stata sospesa momentaneamente. Quando c’è la nomina dell’amministratore unico, da parte dell’avvocato Perna su via libera del Tribunale, passano i poteri e lo stesso professionista sarà il nuovo soggetto a fare da tramite verso la futura proprietà. La Reggina è in buone mani, quelle di Perna, che è molto brava e capace: sta cercando di risolvere tutte le problematiche. La Reggina 1914 non è sotto sequestro, la Reggina, come società, non ha problemi in questo senso”, spiega De Lillo, ribadendo un concetto già risaputo. Sui nuovi investitori “stiamo valutando e stiamo lavorando, la cosa che conta è il bilancio, che viene approvato dall’amministratore e poi sarà girato agli interessati. Il Tribunale farà da supervisione su tutto. Ad oggi le trattative sono interlocutorie, un acquirente non compra qualsiasi cosa a scatola chiusa, dopo il bilancio si può dare valore alla società. Fondi esteri? Non posso dire nulla, sicuramente la Reggina è appetibile. A bilancio chiuso e approvato, gli interessati tireranno le conclusioni”.

Sulle scadenze passate e future, e su quelle di cessione già programmata da tempo, De Lillo evidenzia che “la scadenza del 16 maggio è stata rispettata, l’ho sottoscritta io, con la supervisione dell’avvocato Perna. Siamo in continuo confronto. In ogni caso il bilancio non presenta sorprese, i numeri sono quelli lì, i debiti non superano l’intero valore della società, all’incirca dai 10 ai 20 milioni la quotazione di un club della cadetteria. A proposito di ciò, la Reggina rimane una società importante, è allettante considerando i tifosi, il centro sportivo, la categoria, la serie B che è stata conservata. Inoltre, la nuova proprietà troverà sistemata la parte relativa alla rateizzazione del debito con l’Erario. L’iscrizione, tuttavia, toccherà ai nuovi acquirenti. Nella volontà del presidente – conclude – c’era quella di dare un futuro alla Reggina. Con Gallo la squadra si sarebbe iscritta ugualmente, stava lavorando per darle un futuro migliore e tra le sue idee c’era quella della cessione, magari a gruppi più importanti. Per valorizzarla”, afferma il General Manager amaranto, seppur siano ancora “fresche” le smentite della società in merito ad interessamenti, annunciate e ribadite pubblicamente a più riprese tra interviste e conferenza stampa prima dell’arresto di Gallo. In sostanza, secondo il club, di queste trattative non c’era nulla di vero. E invece ora viene affermato il contrario.

Ma oltre a De Lillo, qualcun altro è uscito (parzialmente) allo scoperto: Francesco Benedetto, figlio dello storico Presidente Pino, ha parlato ai microfoni di Radio Touring sbilanciandosi anche su un interesse della famiglia nei confronti della Reggina. “Per quanto riguarda la mia attività professionale sono costretto al riserbo, ma per quanto concerne i problemi della Reggina, ahimè ho un ‘problema’ familiare, diciamo così, che da quando son piccolo mi condiziona. C’è stato un interessamento per poter dare una mano, ma sotto l’aspetto familiare, perché il primo è mio padre che se può dare una mano là dà ma in maniera riservata. Daremo sempre una mano alla Reggina se servirà, ma l’importante è che continui a esistere, mi auguro che si possa iscrivere con una nuova compagine. Ritengo che l’operazione sia pesante ma fattibile”.

Condividi