Auto nel giardino di un asilo, la versione della madre e quella del figlio: “l’ho ucciso io”

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Prosegue l’inchiesta sulla tragedia avvenuta a L’Aquila. Adesso si valuta anche la sicurezza dell’area intorno all’asilo

“Sono sicura di aver lasciato la marcia inserita, il freno a mano non ricordo”. E’ quanto avrebbe affermato la donna della Passat che è finita nel giardino di un asilo a L’Aquila provocando la morte di un bimbo di 4 anni e il ferimento di altri cinque. Lo ha riportato ‘La Repubblica’. Una versione che deve essere ancora vagliata dagli investigatori e dagli inquirenti, che stanno facendo tutta una serie di riscontri, assieme ad altre testimonianze raccolte. ‘Il Messaggero’, invece, riporta una frase che sarebbe stata pronunciata dal figlio 12enne della donna in lacrime: “l’ho ucciso io, l’ho ucciso io”, lasciando intendere di avere delle responsabilità dirette nell’incidente. Questa versione sarebbe confermata anche da altri testimoni che avrebbero riferito di aver visto il ragazzino al posto di guida tentare di muovere il volante della Passat mentre si avvicinava al cancello dell’asilo. Le accuse formulate al momento dalla procura nei confronti della donna sono omicidio stradale e lesioni, reati che porterebbero all’arresto immediato, che però al momento non è ancora avvenuto.

L’inchiesta della Procura della Repubblica e della Squadra Mobile dell’Aquila si potrebbe tuttavia allargare: si stanno facendo accertamenti sulla questione della sicurezza all’esterno dell’asilo e negli spazi circostanti. In particolare gli approfondimenti documentali e tecnici tendono a chiarire se le macchine potessero parcheggiare e se a norma e sufficiente la recinzione nel giardino. Sono stabili, infine, le condizioni delle due bambine di circa 4 anni, tra i bimbi feriti nell’incidente nell’asilo dell’Aquila, ricoverate da ieri pomeriggio presso la terapia intensiva pediatrica del policlinico Gemelli, dove proseguono le cure. È quanto l’Ansa apprende dallo stesso ospedale che la ha prese in cura.

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