Reggio Calabria, contrada Morloquio ancora senz’acqua e senza strada. E Brunetti non risponde più…

Reggio Calabria, situazione sempre più grave in contrada Morloquio: la strada è rimasta abbandonata dopo i lavori della condotta idrica, e l'acqua viene tagliata ormai non più soltanto la notte ma anche nel weekend. Il Comune non risponde neanche più alle lamentele dei residenti

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StrettoWeb

I residenti di contrada Morloquio non ne possono più: la situazione del quartiere residenziale di Ravagnese, a meno di due chilometri dall’Aeroporto di Reggio Calabria, è sempre più grave. E oltre alla rabbia per i disservizi, c’è anche quella che si aggiunge per l’atteggiamento degli amministratori comunali a cui i residenti si erano rivolti e che però adesso non rispondono più. Su StrettoWeb ci siamo già occupati più volte della situazione di contrada Morloquio, che spicca nelle diffuse condizioni disastrose di tutto il resto della città per la concomitanza tra più problemi irrisolti da tempo.

Innanzitutto la strada. Parliamo di una salita di appena appena 800 metri che inizia dallo svincolo del nuovo raccordo dell’Aeroporto e arriva fino alla comunità alloggio Villa Sant’Elia dove vivono una ventina di pazienti con problemi psichiatrici. Le condizioni di questi 800 metri sono drammatiche per l’assoluta continuità di buche, voragini e dissesti che ne impediscono la carrabilità in sicurezza. Le auto devono percorrerla a passo d’uomo e, nell’ultimo tratto, sulla sabbia e sul fango essiccato ma persistente al suolo dopo aver raggiunto la strada dalla montagna sovrastante durante i nubifragi dell’autunno. Se ci scapperà il morto, sentiremo i piagnistei di tutto l’apparato politico e dirigenziale che si affretterà a dire che non era propria responsabilità come già accaduto per altre tragedie della città? E invece il problema è ben noto già da tempo, come testimoniano i nostri numerosi precedenti articoli.

A settembre il Comune ha completato i lavori per la posa in opera della nuova condotta idrica, che aveva dato ai residenti la speranza di ritrovare un briciolo di normalità, anche perchè era stata accompagnata dalle insistenti promesse degli Amministratori comunali e del sindaco f.f. Brunetti in persona rispetto al fatto che dopo i lavori della nuova condotta sarebbero seguiti quelli per la strada. Anzi. La condotta era stato fino a quel momento proprio l’alibi per non fare la strada: “i danni alla strada sono provocati dalle perdite idriche, non ha senso che facciamo la strada se prima non sistemiamo la condotta. Prima sistemiamo la condotta e subito dopo sistemeremo anche la strada così poi non si rompe più“. Tutto giusto, a rigor di logica. Ma se dopo più di 4 mesi dalla conclusione dei lavori idrici, quelli per la strada non sono neanche iniziati, evidentemente il problema è più grande e quelle promesse erano solo beffarde e infondate.

Anche perchè il problema idrico non è stato risolto. Anzi. La nuova condotta idrica funziona così bene che l’acqua raggiunge livelli di pressione elevatissimi (misurati fino a 13 bar!!!), insostenibili dalle ordinarie condotte idriche che hanno subito pesanti rotture in molte abitazioni della zona. Proprio per evitare che l’alta pressione dell’acqua provochi ulteriori danni, gli amministratori Comunali hanno trovato la geniale soluzione di chiudere completamente l’acqua negli orari di minor utilizzo. E così è stato incredibilmente inserito un timer che dalle 23:00 della sera alle 05:00 del mattino blocca l’erogazione dell’acqua a tutti i residenti del quartiere, che la sera e la notte restano senz’acqua eppure ogni anno sono chiamati a pagare regolarmente il canone idrico come se il servizio funzionasse perfettamente.

Adesso la novità degli ultimi giorni: l’acqua viene chiusa anche nei weekend! E’ successo lo scorso fine settimana, è successo di nuovo nei due giorni scorsi. I residenti rimangono senz’acqua dalle 23:00 del venerdì sera alle 05:00 del lunedì mattina, per 54 ore consecutive (!!), in pieno inverno, non perchè l’acqua non ci sia ma perchè l’Amministrazione comunale decide di chiuderla.

Una situazione indegna di un Paese civile: l’approvvigionamento idrico funziona meglio nell’Ucraina da 11 mesi sotto i bombardamenti russi. Con l’aggravante che qui a Reggio alle rimostranze dei residenti Brunetti & company neanche rispondono più, al punto che ai cittadini esasperati non resta che rivolgersi a StrettoWeb per denunciare pubblicamente le tragiche condizioni in cui vivono la loro quotidianità.

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