Madonna di Polsi, studi prima del restauro. Il Prof. Mantella: “statua rimane fruibile dai fedeli” | INTERVISTA

StrettoWeb

Il Santuario aprirà regolarmente dal mese di giugno, in occasione della domenica del Corpus Domini (19 giungo), e la statua potrà essere ammirata dai pellegrini: “con le nuove tecnologie sono i restauratori a recarsi sul luogo, non è la scultura a spostarsi”

La notizia del possibile restauro della statua della Madonna della Montagna ha attirato l’attenzione di molti fedeli. Il Santuario situato nella località Polsi, frazione di San Luca (RC), raccoglie ogni anno una enorme quantità di pellegrini provenienti da tutta la Calabria, dalla provincia di Messina e da molte parti d’Italia, per questo la comunità religiosa aspetta nuovi aggiornamenti. “In questo momento si sta procedendo con lo studio dell’opera su commissione della Sovrintendenza e di sua Eminenza l’Arcivescovo Francesco Oliva, sono in corso le indagini propedeutiche di quello che poi sarà il progetto di restauro”: lo ha spiegato ai microfoni di StrettoWeb il Professore Giuseppe Mantella, professionista che si occupa del restauro e della valorizzazione delle opere d’arte sul territorio calabrese e non solo. Le sue attività sono infatti stimate in tutto il nostro Paese e in diverse occasioni ha ricevuto l’incarico per progetti importanti a livello internazionale. Lo studio della statua richiederà ancora una settimana di lavori circa e “soltanto in seguito agli approfondimenti del caso si valuterà come agire. Bisogna aspettare l’esito delle indagini”, prosegue Mantella. Le indagini diagnostiche sono supervisionate dalla dott.ssa Daniela Vinci, Funzionario e Storico dell’arte della Soprintendenza.

Altro aspetto importante da sottolineare è che il simulacro della Madonna si trova sempre all’interno del Santuario. In molti, infatti, avevano immaginato che la statua potesse essere trasferita momentaneamente, ma il Professore Mantella ha sottolineato: “la statua si trova ai piedi dell’altare, figuriamoci se a qualcuno potesse mai saltare in mente una cosa simile. Al giorno d’oggi, con la tecnologia attuale, i restauri avvengono in loco. Sono i restauratori a recarsi direttamente al Santuario. La Chiesa aprirà regolarmente dal mese di giugno, in occasione della domenica del Corpus Domini (19 giungo, ndr), i pellegrini potranno ammirare la Madonna durante le operazioni di restauro e sarà fruibile in ogni istante”.

Dal punto di vista tecnico le operazioni richiedono dei passaggi ben precisi. “Stiamo studiando sia il materiale che compone la statua, sia le sezioni relative alla parte dipinta – spiega ancora il restauratore di origini calabresi – . Sappiamo che l’opera ha subito più interventi di restauro nel corso dei secoli, noi la stiamo siamo sfogliando come un libro, dalla pietra fino ai colori che sono stati soprammessi col tempo. Come dice la tradizione, la statua dovrebbe essere composta da Pietra di Siracusa, ma aspettiamo tutte le indagini per impostare il progetto di restauro. In questi casi bisogna anche considerare eventuali trasformazioni subite da precedenti restauri, i danni subiti nel tempo. Credo che da almeno 30 anni la scultura non subiva un’azione di restauro”. Adesso la Sovrintendenza e sua Eccellenza l’Arcivescovo Oliva (Diocesi Locri-Gerace) si vogliono quindi portare avanti un percorso concreto per fare tornare la Statua della Madonna di Polsi al massimo del suo splendore.

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