Dov’è finita la Reggio Calabria bella e gentile? Polizia Municipale e bravi cittadini insieme per risolvere gli atavici problemi della città

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Disservizi, problemi atavici, noncuranza di alcuni cittadini: dov’è finita la Reggio Calabria bella e gentile del passato? La Polizia Municipale e i bravi cittadini in prima linea per ripulire l’immagine della città

Un’attività, quella della Polizia Municipale, che in tanti potrebbero giudicare di secondaria importanza. Invece non è così, in una città dove diversi cittadini pensano e, forse, si comportano in base alla “propria legge“. Basta fare un giro per la città per “ammirare” le centinaia di automobili parcheggiate fuori posto, negli angoli delle strade, che vanno contromano, che si immettono nelle strade a senso unico e con diritto di precedenza senza guardare, “pretendendo” che siano gli altri a fermarsi. Si chiudono strade per lavori privati senza alcuna autorizzazione, per non parlare della spazzatura e di chi si comporta da cittadino di “quarto mondo” buttando tutto, comprese le suppellettili, in luoghi come fossero di loro proprietà.

Per non parlare di chi si mangia il cornetto e butta le carte per strada. Altro malcostume è quello di buttare le cicche delle sigarette per terra e fuori dei finestrini come se fosse un diritto o un dovere. Certo alcuni servizi lasciano a desiderare: la raccolta dei rifiuti è diventata una carenza cronica, nonostante l’impegno dell’ente, le strade hanno bisogno di interventi continui e, soprattutto, data la carenza di organico, non si riesce a controllare a fondo la qualità dei lavori, i controlli sui mercati e sui prodotti in vendita, sempre per un organico “ridotto all’osso”, si deve provvedere soltanto in modo saltuario. Il Comando della Polizia Municipale è composto da appena 136 addetti ai lavori, mentre per legge dovrebbe essere di almeno 300 componenti (1 operatore ogni 500 abitanti). Ci vuole poco per rendersi conto che il controllo del territorio diventa una “lotta” tra Davide e Golia. Pertanto lo Stato o l’ente di competenza deve provvedere, con immediata urgenza, a mettere in condizione il Comune di poter disporre di persone e finanziamenti per garantire una gestione pubblica degna di una città civile. Tutto ciò non prendendo in considerazione le problematiche continue e pesanti che sta creando la pandemia del Covid che sembra non avere fine. A tal proposito, basta fare una passeggiata sul Corso Garibaldi per “ammirare” tanti baldi giovani e meno giovani che camminano senza rispettare le regole sull’uso delle mascherine e l’evitare gli assembramenti. Anche in questo caso i controlli latitano per mancanza di personale. Ciò è molto rischioso perché si perde di vista l’obiettivo di malati di Covid pari a zero.

Pertanto se vogliamo la qualità del controllo del territorio, non bastano più i “pannicelli caldi“; è necessario intervenire in modo definitivo se vogliamo che Reggio diventi un punto di riferimento importante del Sud d’Italia e dell’area del Mediterraneo che, oggi più che mai, potrebbe essere motivo di sviluppo sociale ed economico che forse noi non riusciamo neanche ad immaginare. Abbiamo toccato alcuni tasti dolenti; è chiaro che non possiamo dimenticare, o ritenerle di secondo piano, la messa a norma di tutti gli edifici pubblici, compresi quelli scolastici, i tanti impianti sportivi che non sono a norma o che sono stati iniziati i lavori e mai completati. Tutti sappiamo la valenza sociale dell’utilizzo dell’impiantistica sportiva per gli adolescenti, per i giovani e per i meno giovani, considerando, altresì, l’incidenza positiva che lo sport ha nei confronti della salute dei cittadini con un possibile importante risparmio per le cure sanitarie. Siamo convinti che la Polizia Municipale insieme all’apporto della Polizia Metropolitana di cui non conosciamo, nel dettaglio, il ruolo che svolge, se supportate da persone, mezzi e finanza da parte dello Stato in poco tempo, riusciranno a dare un nuovo volto sociale alla città e alla maggioranza dei cittadini che la amano, senza pensare di trasferirsi altrove per vivere una Società Civile dove devono essere rispettati i Diritti ed i Doveri.

Siamo del parere che se coloro che decidono le nostre sorti, quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti si spogliassero dai personalismi, se inserissero in ogni attività pubblica le persone giuste al posto giusto, premiando quelli che portano risultati di qualità per un buon vivere dei cittadini e bandendo i fannulloni e i furbetti che campano di espedienti, Reggio potrà risorgere dalle ceneri come “l’Araba Fenice” e ritornare ad essere la Reggio bella e gentile dei decenni scorsi. Ci vuole tanto impegno, infinita buona volontà, spirito di servizio verso il prossimo, amore per il lavoro che si svolge, guardando lontano, scartando tutti i furbetti ed i fannulloni che vedono nel lavoro pubblico un diritto ereditario del dolce far nulla.

P.S. Partendo dal presupposto che spesso si pensa che chi governa al Sud sperpera i soldi, noi pensiamo, cambiando, se è il caso, leggi e comportamenti, di evidenziare allo Stato i lavori necessari per la città, facendo realizzare e risolvere tutte le problematiche in modo diretto, senza che i Comuni ricevessero finanziamenti ad hoc. Forse si eviterebbe di far pensare che al Sud si fanno “magheggi” per cui i soldi non si spendono o si spendono male.

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