Covid, in Belgio il Premier De Croo fa mea culpa sui vaccini: “pensavamo che avrebbero restituito le libertà, ma ci siamo sbagliati e servono misure aggiuntive”

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Il Premier conferma però l’importanza della vaccinazione e promuove la terza dose: “è fondamentale, pur essendo consapevoli che non basta per sentirsi al sicuro totalmente”

“Non abbiamo valutato bene la situazione in merito alla vaccinazione contro il Covid-19”, è quanto ha ammesso giovedì il premier Alexander De Croo durante una seduta alla Camera. “Pensavamo che una grande campagna di vaccinazione ci avrebbe permesso di uscire da questa crisi. La realtà oggi è diversa. Credevamo che la vaccinazione portasse alla libertà. Aiuta, ma non ci dà completa libertà. Abbiamo bisogno di misure aggiuntive”, prosegue. Il Primo Ministro belga ha comunque assicurato che la vaccinazione è rimasta efficace: “secondo i dati dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr), la vaccinazione ha evitato 7.800 morti nel nostro Paese. E secondo Sciensano (Istituto Nazionale di Sanità Pubblica del Belgio, ha aiutato a evitare 30.000 ricoveri”.

Per quanto riguarda la 3ª dose, detta anche “booster”, sono state somministrate 500.000 dosi in una settimana per un totale di 1,7 milioni di dosi. “La vaccinazione è fondamentale. Ma sappiamo che non basta per sentirsi al sicuro toralmente”, ha aggiunto poi il ministro della Salute Frank Vandenbroucke“bisogna pianificare nuove misure di prevenzione, continuando ad indossare contemporaneamente la mascherina e il Covid Safe Ticket”.

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