AstraZeneca, trovata la “causa scatenante” dei coaguli di sangue: a Messina si segue attentamente la scoperta

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L’insegnante Augusta Turiaco morì proprio dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca: la famiglia attende ancora la relazione del medico legale disposta dalla Procura di Messina, chissà che queste nuove scoperte scientifiche si riesca a fare finalmente luce sul caso

A distanza di quasi un anno dall’inizio della campagna vaccinale, finalmente nuove scoperte scientifiche sono fatte in merito ai farmaci anti-Covid. Un team di esperti in Galles e Usa ritiene di aver trovato “la causa scatenante” dei coaguli di sangue estremamente rari dopo la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Il team, secondo quanto riferisce la Bbc, ha mostrato nel dettaglio come una proteina nel sangue sia attratta da un componente chiave del vaccino ideato a Oxford, innescando una reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e che può culminare in pericolosi coaguli.

Alan Parker, uno dei ricercatori dell’Università di Cardiff, ha dichiarato: “quello che abbiamo è la causa scatenante (the trigger), ma ci sono molti passaggi che devono accadere dopo”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances. “Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre spunti interessanti e AstraZeneca sta esplorando modi per sfruttare questi risultati, nell’ambito dei nostri sforzi per rimuovere questo effetto collaterale estremamente raro”, ha spiegato un portavoce della casa farmaceutica anglo-svedese. L’Università di Oxford invece ha rifiutato di commentare la ricerca. Secondo AstraZeneca, il suo vaccino ha salvato più di un milione di vite in tutto il mondo e prevenuto 50 milioni di casi di Covid. Ma sulla scia dei casi di coaguli nel sangue, seppur rari, l’utilizzo di questo tipo di vaccino nel mondo è stato ridotto, e per i booster vengono ormai utilizzati i vaccini che utilizzano una tecnologia più moderna, con l’mrna messaggero. E intanto anche a Messina si segue da vicino la vicenda, soprattutto per quanto riguarda il decesso dell’insegnante Augusta Turiaco: la famiglia attende ancora la relazione del medico legale disposta dalla Procura di Messina ormai lo scorso 31 marzo e che doveva essere predisposta entro 30 giorni. La scoperta degli scienziati britannici potrebbe essere determinante per stabilire definitivamente quel nesso di causalità già ipotizzato da molti specialisti.

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