Le interviste di Kirieleyson: dialogo sul Nuovo Conservatorismo

StrettoWeb

Una puntuale disamina sugli aspetti qualificanti e le prospettive del nascente Movimento dei Patrioti e dei Conservatori raccontate dal suo ideologo e leader Prof Walter Caciolla

Di Kirieleyson – Il prof Walter Caciolla è docente di diritto tradizionale presso l’Università di Abbiategrasso, autore di diversi saggi e conferenziere molto ricercato.  Ieri ha partecipato a Messina ad una seguitissima conferenza sul decadimento dei costumi nella società moderna, ai margini della quale ha concesso una intervista in esclusiva a Strettoweb, che riportiamo nella sua interezza.

 K: Prima di tutto desideriamo ringraziarla a nome dei nostri lettori per averci concesso questa intervista.

WC: Devo dire che è una cosa che faccio con piacere. Ci tengo a precisare che vengo sempre volentieri sulle due sponde dello Stretto, dove ho tanti amici e poi perché sono molto goloso di pesce stocco, arancini e pignolata.

K: Professore, cosa significa Nuovo Conservatorismo?

WC: La ringrazio per avermi posto proprio questa domanda, che mi dà modo di chiarire in modo puntuale il pensiero che ispira il nostro Movimento. Partiamo dalla definizione di “conservatorismo”. Così come riportato dall’Enciclopedia Treccani, il conservatorismo è la “Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali”. Ebbene, per noi Nuovi Conservatori, quella definizione rimane solo parziale e di scarso significato, se non è seguita dalla precisazione “e che tende a riportare la società alle antiche tradizioni abolendo qualsiasi inquinamento e stravolgimento dei valori e dei rapporti di potere di una volta”.

K: Cosa non le piace nella nostra società?

WC: Praticamente tutto. Prendiamo la famiglia: le sembra accettabile che in un paese come l’Italia, che ha anche il Papa, si celebrino matrimoni gay? Le sembra opportuno che si consenta la creazione di moschee sul nostro territorio? Le sembra corretto che si possa concedere ad un individuo la libertà di cambiare sesso o di non dichiararne alcuno?

K: Mi scusi Professore, ma che fastidio le dà tutto ciò e, soprattutto, quale danno arreca agli altri cittadini?

WC: Personalmente potrei infischiarmene, ma le chiedo: era così, non dico due secoli fa, ma solo 50 anni fa? Mi pare proprio di no. E se non lo era ci sarà stato pure un buon motivo. Seguendo la tradizione dei nostri nonni non si sbaglia mai!

K: Passiamo alla politica estera: quali sono le linee guida del Movimento al riguardo?

WC: Nuovamente la ringrazio per la domanda. Secondo noi è ora di finirla con l’approccio minimalista italiano post bellico. Il nostro programma prevede (anche se per il momento non lo pubblicizziamo) che sia arrivato il momento che l’Italia interpreti il ruolo che le compete, per storia e cultura, nello scacchiere internazionale, riacquisendo tutti i territori che le sono stati sottratti subdolamente nei secoli, a cominciare da Nizza e Savoia, per continuare con l’Istria, le isole del Dodecanneso e dello Ionio, un tempo abitate da Italiani, per giungere infine a riprenderci una ad una quelle che furono le province dell’Impero Romano.

K: quindi pensa anche ad una riconquista della Grecia, della Francia, della Spagna o addirittura alla Siria?

Non solo. Io penso che anche Costantinopoli debba per noi rappresentare un obiettivo, naturalmente tra qualche anno ancora.

Cambiamo argomento. Da tempo si sente parlare di poteri forti. Su questo tema, qual è la Sua posizione?

WC: Grazie ancora per domanda. Noi sappiamo per certo (non posso rivelare le nostre fonti) che il gruppo di potere più forte che esista oggi in Italia è la lobby LGBT. Chiunque lo può capire: basta solo che si tengano gli occhi ben aperti.  Si è mai chiesto come mai i media asserviti  alla finanza ed a Bruxelles si guardano bene dal parlarne e come persino la Magistratura, così attiva nel contrastare le associazioni criminali, contro questo gruppo di potere non fa proprio nulla? Mai un’indagine, mai una denuncia, mai un cenno?

K: Prof. Caciolla, quali leader politici guarda con simpatia il Suo Movimento?

WC: Senza andare troppo indietro nel tempo e senza alcun dubbio, direi  Donald Trump.

K: forse è anche Lei favorevole alla possibilità di detenzione di armi da parte di ogni cittadino?

WC: Certamente! Gli antichi Romani andavano in giro armati, nel Medioevo si poteva andare in giro armati, senza che nessuno dicesse nulla.

K: Come interpreta le violenze avvenute negli USA per la mancata rielezioni di Trump da parte dei suoi seguaci?

WC: Ma quale violenza! Si è trattato di una legittima manifestazione di sdegno condotta da un gruppo di patrioti esasperati per un risultato iniquo e falso di elezioni pilotate dalle lobby LGBT d’oltre Oceano,

K: Professore, se un giorno Lei dovesse avere la responsabilità di guidare il Governo del Paese, quale sarebbe il suo percorso?

WC: Sicuramente un passo indietro nella storia, meglio ancora se più di uno. E, in sintonia con la voglia di ritorno alle antiche tradizioni, inizierei con la reintroduzione della pena di morte, della fustigazione in pubblico, del taglio delle mani per i ladri e perché no, dello “ius primae noctis”.

K: Per finire, potrebbe riassumere in poche parole, per i nostri lettori, il programma politico del suo Movimento dei Nuovi Conservatori? 

WC: in primo luogo credo che una cura a base di bastone agli Italiani, sempre più smidollati, non farebbe male. Ma, al riguardo, ci sarebbe molto da dire. Ma se devo riassumere il nostro programma in poche parole direi; SI alla famiglia naturale. SI alla identità sessuale. NO alle lobby Lgbt, NO all’ideologia di genere. SI all’universalità della croce (chi è di altre religioni, se ne vada via), NO alla violenza islamista (su le altre possiamo chiudere un occhio). SI al lavoro dei nostri cittadini (gli altri possono anche crepare).

Ora mi scusi, ma mi attendono dei camerati.

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