Emergenza rifiuti a Reggio Calabria: anche i topi si “ingozzano” per festeggiare l’arrivo del Natale

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Emergenza rifiuti a Reggio Calabria: viale Calabria invaso da topi

Il tanto atteso ultimo mese dell’anno è quello in cui si aspetta e si concretizza l’arrivo delle festività natalizie. Ognuno di noi si avvicina a questo Santificato evento per festeggiarlo assieme ad amici e parenti. Ma c’è chi, invece, ha cominciato a festeggiare e banchettare gà da un paio di mesi a questa parte. Sono i famelici topi o ratti come meglio volete, che approfittando della mancata raccolta rifiuti da parte dell’AVR, approfittano a ingozzarsi così tanto che… hanno dovuto intensificare il loro lavoro per allargare le buche nel terreno, in quanto non ci entravano più.
Ma a parte le battute, come documentato dalle foto, si può notare che oramai quel posto in cui gli inquilini depositavano i mastelli, è divenuto una vera discarica a cielo aperto. L’operatore della società predisposta a raccogliere i rifiuti ha detto da tempo agli abitanti di quella zona e precisamente del viale Calabria ai civici intorno al 310 (vicino a dove insiste un conosciuto centro commerciale ed una famosa attività di vendita di poltrone e divani), di avere già avvertito chi di competenza per intervenire con un bobcat e smaltire la oramai “discarica” di rifiuti. Ma ad oggi i risultati sono questi documentati in foto. La situazione sta peggiorando drasticamente, dato che anche chi passa dal marciapiede sovrastante, butta giù ogni cosa da smaltire.
Appena ieri il bobcat è stato visto in azione in piazza della Pace distante qualche centinaio di metri da questa zona del viale Calabria. Si poteva fare un ulteriore sforzo, vista la vicinanza, ma non è stato così.
Ed allora ci viene da chiedere del perchè non si provvede a rimuovere queso cumulo di rifiuti? E’ stato l’operatore AVR che non ha segnalato l’accumulo o i vertici dell’Azienda che non intendono rimuovere “una vergogna pubblica”. Vediamo un po’ se riuscite ancora una volta a giocare di rimbalzo anche per espletare un dovere lavorativo.
E’ chiaro che oggi non ci sono più alibi nel rimuovere prontamente “una vergogna a cielo aperto” del genere, creata dalla mancata raccolta di rifiuti differenziati dovuta, se ricordate bene, alle sbandierate difficoltà di conferimento in discarica. Speriamo che questa “sporca” storia finisca presto e che non si continui a giocare del “gatto col topo”.

G.A.

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