Chi non ha il Green Pass può continuare a donare il sangue

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La certificazione verde è requisito fondamentale per l’ingresso nei posti di lavoro dal 15 ottobre, ma non per l’accesso a centri trasfusionali e unità di raccolta

Continuerà a non servire alcun Green Pass. E’ quanto chiarisce in una nota il Ministero della Salute“non è necessaria la Certificazione Verde sia che si doni in una sede di raccolta di sangue ed emocomponenti all’interno di un ospedale, sia che si doni in qualsiasi altra sede di raccolta, non occorre esibire il green pass. La donazione del sangue e degli emocomponenti, livello essenziale di assistenza, non rientra fra i servizi e le attività consentiti esclusivamente a chi dispone di una delle certificazioni verdi COVID-19. Pertanto, pur nel rispetto delle misure di prevenzione generale a garanzia di donatori e operatori, non sarà richiesto un green pass per andare a donare. Ovviamente i donatori vaccinati, sia dopo la prima, che dopo la seconda o l’unica dose, potranno donare normalmente”.

In realtà anche prima era possibile donare il sangue anche per i soggetti non vaccinati ed è specificato in una nota dell’AVIS Nazionale del 14 ottobre 2021, ma il dubbio è sorto in merito al Consiglio dei Ministri che si terrà entro domani: “Ai donatori di sangue ed emocomponenti non sarà richiesto il green pass. Motivo della comunicazione, l’entrata in vigore a partire dal 15 ottobre dell’obbligo del green pass per l’accesso ai posti di lavoro (come indicato dal Decreto Legge n.127 del 21 settembre 2021). L’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono la propria attività lavorativa, formativa o di volontariato in luoghi pubblici o privati, anche sulla base di contratti esterni. Pertanto, il personale sanitario, amministrativo e volontario incaricato per accoglienza, chiamata e promozione nelle strutture di raccolta sangue (siano esse pubbliche o private), dal 15 ottobre dovrà esibire la certificazione verde”, specifica al nota.

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